Capolavoro. Basterebbe questa parola per rapprendere il significato intimo di Angel Dust dei Faith No More. Ciò renderebbe inutile la lettura di queste mie parole; ma dato che i malfidenti sono sempre fra noi, mi tocca indorare una pillola già d’oro e scrivere quattro amenità su questo grandissimo disco, di modo che ognuno di Voi, cari lettori, sarà invogliato all’ascolto. Angel Dust è il quarto LP dei FNM, formazione che ha avuto in sé più membri di una porno star e che, purtroppo, è implosa in un turbinio di liti, ripicche, scismi e licenziamenti via fax. Il fatto che Angel Dust non abbia ricevuto il giusto riconoscimento dal pubblico (in un momento, il 1992, in cui la gente preferiva di gran lunga ascoltare la non-musica-grunge) è la prova-provata che le ingiustizie sono sempre dietro all’angolo: insomma, in un mondo perfetto ognuno avrebbe questa perla nella propria discoteca. Scusate lo sfogo, ma sapete quanto io non sopporti le nefandezze di questo bizzarro mondo. Passando alla recensione: l’album è… in una parola… spiazzante. Il titolo non c’azzecca nulla col contenuto delle canzoni, slegate l’una dall’altra e denotate da un’assenza totale di filo logico. La stessa copertina (un ibis) mal si addice ad un disco di heavy metal quale è questo. Ma, del resto, il metal dei FNM è stato fra i meno convenzionali, con tutte quelle contaminazioni, rap, sinfoniche, da piano bar, funky e chi più ne ha più ne metta. La produzione IMPECCABILE di Matt Wallace dona agli arrangiamenti dei brani una purezza del suono e un’armonia assolute. Di certo, sono le tastiere di Roddy Bottum a reggere le fila del discorso, tanto da mettere in più occasioni in ombra la chitarra di “Big” Jim Martin. I maligni insinuano che sia stata proprio questa “deviazione” dalle sonorità prettamente rock tipiche dei primi dischi del FNM a determinare l’allontanamento di Jim dalla band. Sta di fatto che, purtroppo, Angel Dust risulta essere l’ultima apparizione del paffuto chitarrista insieme alla formazione di San Francisco. Povero Jim… chissà che fine han fatto i suoi occhialoni rossi e l’improponibile “riga in mezzo più larga del mondo”. Ma tant’è. Angel dust attacca con un’opener di sicuro impatto. Land of Sunshine. Canzone sulla quale ci sarebbe da spendere tante parole da riempire mezzo sito di Tapirulan, ma che, per ragioni di tempo, vi ruberà solo pochi minuti. Il brano è tirato quanto basta per pompare le energie dal cuore, alle orecchie, alle gambe e a tutto il resto del vostro corpo. La canzone in sé non vuol dire un bel nulla, dato che è un collage di bigliettini porta fortuna dei biscottini cinesi (!) e di un test di Scientology (!!!). Ascoltandola sentirete frasi del tipo: - Canta e gioisci, la fortuna ti sorride… - Continua così che sei un vincente! - La tua vita è degna di essere vissuta? - A volte credi che la tua età sia contro di te? Ti senti troppo giovane o troppo vecchio? - Canti o fischietti spesso solo divertimento? Il significato di Caffeine è presto spiegato. Rappresenta un esperimento del cantante Mike Patton che l’ha performata al termine di una terapia per la privazione forzata del sonno. Immagino che, oltre a dare una verve particolare alla sua prestazione, la terapia abbia segnato nella mente e nel fisico il buon Mike che, da bel pacioccone, mi è diventato tutto emaciato… Mah… cosa non si fa per amore del metal!!! Caffeine è ovviamente un delirio di urlacci e sbraitamenti. Grande canzone!!
Il primo video che ebbi il piacere di ammirare dei Faith fu Midlife Crisis quando ero un giovane di belle speranze (o forse io a 15 anni ho avuto la mia crisi di mezza età…). Il pezzo (ispirato a Madonna) è commerciale all’inverosimile. Perfettamente in linea con i grandi successi contenuti in The Real Thing del 1989, disco che li fece conoscere in tutto il mondo. Paradossalmente Midlife crisis non è il meglio che si possa trovare in Angel Dust. Diciamo che accontenta o cerca di accontentare troppo il gusto dell’ascoltatore medio. (Non certo i palati fini di Voi, cari lettori). RV (Recreational Vehicle). Che dire? Brano lento… Da recital, quasi. Ascoltate bene e gustate il cinico testo. Per darvi un’idea: si tratta dei commenti sboccati di un panzone che mangia junk food mentre guarda la TV spazzatura in una roulotte… Epica. Smaller and smaller è epica. Quanto di più maestoso e pomposo vi possa venire in mente. Se fossi un condottiero fra i più sanguinari userei questa canzone per gasare me stesso e le truppe!!! Non comprenderò mai come certi suoni possano uscire da un’ugola umana, ma Patton non è umano. La risposta, in questo caso, è semplice. Chicca: si sente il canto di uno sciamano nel mezzo del brano. La mia canzone preferita di Angel dust è Everything is ruined. Non spendo parole qui, se non per dire che è stupenda in ogni sua nota. Malpractice è il brano più difficile. Non lo ho mai capito, né mai lo capirò (temo). Sono canzoni come queste che elevano il tasso artistico della musica in generale. E grazie al cielo, l’arte non manca in questa grande opera dei FNM. Ad ogni modo, secondo alcuni, parlerebbe di una donna che si fa operare solo per il gusto di avere la mano del chirurgo dentro di sé… Qui la chicca è un sample dei Kronos Quartet che suonano “Quartet No. 8” di Dmitri Shostakovich… e scusate se è poco. La perizia infallibile di Jim nella tecnica del Feedback la potete gustare in Kindergarten pezzo senza infamia e senza lode. Infamia che troverete in Be aggressive, brano sul sesso orale fra gay. Canzone scritta dal tastierista per mettere in imbarazzo Mike che doveva cantarla ad ogni concerto. Anche qui, se reperite il testo vi fate due risate. Ad ogni modo, le cheerleader del coro ci ricordano di essere aggressivi… ES-SE-RE AG-GRES-SI-VI … E-S-S-E-R-E A-G-G-R-E-S-S-I-V-I. Voi lo siete!!?? Non abbastanza! A small victory ha un video molto strano (cercatevelo su Youtube, dai). La canzone è quanto di più disomogeneo vi possa essere, ma è assai gradevole. Al tempo stesso cupa ed allegra. Anche in questo caso, come in tutto il resto del CD, se cercate il significato recondito del brano rimarrete frastornati… indi ragion per cui, godetevi la bellezza della musica. Vi basterà!!! O forse, la canzone sta a significare semplicemente che non sempre si può vincere? Boh??!!
Ci avviamo a concludere. Crack Hitler e Jizzlobber sono forse i brani più similari in Angel dust. Uno parla di un tizio fatto di crack che si crede Adolfo… (all’inizio si sente l’annuncio della partenza di un volo aereo. Mi dite voi cosa diamine c’entra??!!). Jizzlobber (che vuol dire eiaculatore), dal punto di vista delle liriche, è ambigua. Parla di sesso e rabbia. Di disgusto verso la propria sessualità (forse si tratta di uno stupratore). E il ripetere ossessivamente “Mi spiace, mi spiace, mi spiace, mi spiace, mi spiace, mi spiace, mi spiace, mi spiace…” di certo non aiuta. Sentendo il brano, si capisce bene da dove i Nine Inch Nails e Marilyn Manson abbiamo tratto ispirazione per la loro produzione musicale. La musica in queste due canzoni ha ritmi serrati e quasi ipnotici. Le urla sono lancinanti. Ma c’è sempre un ritorno melodico che ri-dà al tutto una forte sintonia armonica fra la violenza di un disco metal e la grande poesia che caratterizzava l’opera dei Faith No More. Come lo finiamo questo grande disco? In alcune versioni termina con la cover del tema del film “Un uomo da marciapiede”… In altre c’è anche Easy dei Commodores. E’ oltremodo triste che i FNM siano ricordati solo per questa graziosa operazione commerciale… Io non avrei altro da dirvi, se non… compratevi Angel Dust. Come dite? La mamma non vi dà più la paghetta?!! Ah… Allora facciamo così: il primo che mi risponde al quiz della settimana vince (UDITE UDITE) la cassetta di AD registrata da Andrea Burlini il 27 marzo 1995. Vi va? Dai, allora rispondete (senza cercare su Google che vi controllo, io): Chi fu la prima cantante dei FNM?!!
PORKETTARO [porkettaro@gmail.com]
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