L’attualità si estrinsecava in altre forme… tutti esauriti lì a sognar che non si dorme… Sergio Caputo
Bentornata, Madame. È un onore quasi insostenibile averLa di nuovo tra noi. Conoscendo le Sue abitudini, abbiamo pensato fosse opportuno riservarLe il Solito Posto. Si accomodi. Se permette, per iniziare, Le proporremmo quale aperitivo un amarognolo Corazzini:
Io sono come un albero sottile cui cadono le foglie e che le vede cadere senza poterle richiamare.
La pregheremmo di prestare particolare attenzione alle venature di melanconia di cui risulta intriso il perlato sottile della versificazione:
Anima, vano è questo lacrimare, vani i sospiri, vane le parole su quanto ancora in te viveva ieri…
Successivamente, per l’antipasto, passeremmo ad un Gozzano d’annata. Siamo certi ch’Ella non potrà che apprezzarne l’agrodolce ironia:
e più d’ogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi.
La invitiamo inoltre a soffermarsi sulla pungente ma quanto mai delicata fragranza dei fiori mai colti:
gioventù, m’avvedo che fosti bella come un bel romanzo.
Quale portata principe, ci pregiamo di porgerLe un soave Moretti, del quale siamo certi non le sfuggirà l’aroma finemente passatista:
Amore! La parola che si ascolta dolcemente così, come un messaggio… Amore che passa: amore di passaggio… Amore che ritorna, qualche volta.
Per il secondo piatto, dubbio alcuno non abbiamo nel consigliarLe il mesto e sapido sentore celato nelle trame d’un rimembrante Martini:
Forse il ricordo l’anima mi tocca ancora, e un po’ di malinconia mi tiene: ho sapore di miele sulla bocca, ho come un tepor grave nelle vene.
Concluderemmo alfine con il premonitore pessimismo d’un Chiaves, sempre attuale nelle melanconiche serate invernali:
Vorrei provar la dolcezza di morire, ma per un giorno, di andarmene con la certezza di fare presto ritorno.
Le siamo immensamente grati d’aver abbia deliziato il nostro umile e dimesso locale con la Sua Divina Presenza. La preghiamo di tornare a incedere fra noi quanto prima. Abbiamo in serbo per Lei un imperdibile vernissage futurista…
FRATEARRIGO [fratearrigo@hotmail.com]
|