Rammstein 1/7/2010 – Villafranca, Castello Scaligero
Tutti quelli che mi conoscono se ne accorgono subito. Non s’è mai sbagliato nessuno. E’ praticamente un dato di fatto.Io sono basso. Intendiamoci, non sono nano, oppure estremamente basso o anche molto basso. Sono solo un po’ basso. Direi più precisamente che sono a metà strada tra piuttosto basso e un po’ basso. Non che ne faccia una malattia. La mia statura non ha impedito a orde di fanciulle di cadere vittime del mio straordinario fascino. Ciò che mi impedisce di fare, la mia statura – e questa è la cosa che mi scoccia di più – è vedere bene ai concerti. Ai concerti quelli alti vedono sempre tutto e si divertono un casino e chiacchierano tra di loro raccontandosi quant’era buffa l’espressione che ha fatto il cantante, o tirato l’assolo di chitarra, o ve’ quant’è gnocca la corista là in fondo. Io no. Io non vedo niente di tutto ciò e trascorro le mie due ore a dondolare tra le loro crape in punta di piedi, tirandomi il collo come un cappone destinato a una cena. Stasera però noto una cosa strana. Noto che la maggior parte del pubblico che mi circonda, alti compresi, non sta guardando il palco. No. Stanno tutti guardando il display di un aggeggio elettronico che tengono in mano puntato verso il palco. Stanno tutti facendo dei filmini. A questo punto mi viene un’idea grandiosa. Devo fare la stessa cosa. Devo fabbricarmi uno di quegli affari che usano i cantautori per sostenere l’armonica a bocca e incastrarci un display. E più in alto, sulla nuca, ben fissato alle orecchie, un aggeggio elettronico a mo’ di periscopio che filma il concerto e me lo ripropone sul display in tempo reale. Poi ho pensato che forse faccio prima a comperarmi il DVD e guardarmelo in TV.
Quando mi chiedono un’opinione sui Rammstein di solito rispondo “innocui”. Il mio interlocutore allora dice: “No, intendo i Rammstein”. E io: “Sì, loro. Innocui”. Innocui vuol dire insignificanti musicalmente, tipo gli Ac dc insomma, o tipo Marilyn Manson (sia chiaro che “Dirty deeds” è un capolavoro mentre la cosa migliore di Marilyn Manson è senz’altro la moglie). Innocui vuol dire carini, divertenti. Distillato di puro intrattenimento. I testi? Non saprei, il tedesco non lo conosco. In un recente piacevolissimo video ho carpito il ritornello “I have a pussy / you have a dick / so what’s the problem / let’s make it quick”. Il resto me lo sono immaginato. E lo show? Grandioso. Sì, dico davvero. Immaginatevi uno spettacolo in cui ogni singolo elemento non esiste per sé ma è parte di un meccanismo. Intendo proprio tutto: il suono – elementare ma ineccepibile, ma anche i movimenti della band sul palco, la voce tonante di Tarzan Lindermann, le luci, le scenografie, i numerosi elementi pirotecnici. Tutto. Il risultato è quasi narrativo. Un concerto che racconta questa ineffabile sensazione come di eccitazione muscolare. Non saprei come altro descrivere. Per dire, pure i Kiss sul palco avevano fuochi e fiamme a ogni starnuto. Ma tutto sembrava buttato lì a cazzo, sorta di versione super-de-luxe della scatoletta di miccette di quand’eravamo mocciosi. I Rammstein no. I Rammstein costano un casino (più di sessanta banane), ma hanno saputo circondarsi da professionisti coi controcazzi. Uno spettacolo praticamente perfetto. Anche intravisto tra le teste degli alti. E se invece cominciassi a portare i tacchi? Ah che cazzo di recensione. Devo comincaire a impegnarmi di più. Du hast mich?
La foto proviene da qui.
Setlist 1. Rammlied 2. B******* 3. Waidmanns heil 4. Keine Lust 5. Feuer frei! 6. Weisses fleisch 7. Wiener blut 8. Frühling in Paris 9. Ich tu dir weh 10. Liebe ist für alle da 11. Links 2-3-4 12. Haifisch 13. Du hast 14. Pussy 15. Benzin 16. Sonne 17. Ich will
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