Avete fatto il pieno come vi ho detto, vero? E vi siete presi su il CD dei Pholas dactylus che vi ho consigliato? Bene, si pu? partire, ora. Inerpicatevi su per la Val Ceno fino a quando non diventa Val Cielo. S? ancora, ancora un po', ancora. ANCORA! Siete gi? a Bardi? Stanchi? Beh, sappiate che siete a met?. Sigaretta, pisciatina e ripartite. Proprio in cima al passo Donna, giusto dove si scollina, vedrete l'insegna. Non siete arrivati: vi aspettano gli ultimi, infernali, cinque chilometri di carraia. Svoltate e raccomandatevi a qualche entit? divina. Che non piova... e che Qualcuno abbia piet? della vostra anima peccaminosa.
Ora vi dico che vi aspetta.
Eccola...sperduta radura tra i boschi di querce e castagni dell'appennino Parmense, Osacca appare ai miei occhi improvvisamente, come un repentino miraggio in questo deserto di alberi, indotto dal desiderio sempre pi? impellente di arrivare e sedermi finalmente a tavola. Entro e mentre stringo la mano alla signora Lina e a Giuseppe, che molti qui chiamano "il Tasso", non so se in similitudine o in contrasto col carattere schivo dell'omonimo mammifero o della robustezza ebanistica dell'omonima pianta, ho la solida sensazione di avere di fronte non due estranei, ma due amici che non avevo ancora conosciuto.
La sala, ricavata in un vecchio frantoio, ? calda e accogliente quanto l'amicizia dei padroni di casa. Mentre fervono gli ultimi preparativi faccio un giro in cantina dove prosciutti, salami e pancette oltre ad una ottima selezione di vini attendono pazientemente il loro turno per imbandire la tavola di qualche buongustaio. Alla "Xyxyxyx" si mangia cucina tipica: salumi, tortelli, funghi, cacciagione; ma stasera ? un'occasione speciale. Una o due volte l'anno il Tasso si mette alla prova e prepara per i suoi ospiti una cena esclusivamente a base di pesce. E che cena. Scampi, capesante, vongole e cozze. Spaghettata alla pescatora e infine una abbondante porzione di orata. Tutto irrorato con buon Sauvignon friulano.
Il Tasso fa il cuoco da ormai quarant'anni. Ci tiene a precisarlo, pervaso da una punta di giustificato orgoglio. E adora cucinare: si vede da come gli brillano gli occhi quando mi parla della cena di questa sera.
Saranno forse questi sapori squisiti a stimolare il gusto, cos? personale, effimero, e legato all'emozione del momento, del contesto, persino dell'umore personale. Sar? forse questa malinconica bruma invernale che inumidisce le ossa e il morale. Sar? la piacevole compagnia di persone semplici e benevolenti, o questo endemico desiderio di evasione, necessaria volont? di allontanarmi da una rotta ahim? mai tracciata. Saranno tutte queste cose insieme, o chiss? cos'altro, a farmi provare queste ineffabili sensazioni in una sera casualmente speciale alla "Xyxyxyx".
E' l'una passata: chi beve il caff?, chi assapora il buon nocino casereccio della signora Lina. Ci siamo attardati un po': siamo stanchi ma riluttanti a terminare questa bella serata. La "Xyxyxyx" ? anche bed & breakfast, o locanda, come si diceva una volta. Al piano di sotto hanno ricavato una manciata di accoglienti stanzette per chi, come il sottoscritto, non se la sente di affrontare la terribile strada per casa.
Ho mangiato un po' troppo e il sonno ? tormentato, ma al mattino mi alzo comunque riposato. Un pallido sole occhieggia con insistenza attraverso la sottile coltre di nuvole. Pi? tardi sar? bello e una rilassante passeggiata tra i boschi sarebbe l'ideale per chiudere degnamente questa breve trasferta fuori dal tempo. Ma devo tornare un po' in fretta: non era previsto che restassi a dormire.
Se andate alla "Xyxyxyx" vi consiglio di non prendere impegni impellenti. Portatevi un mazzo di carte, restate a dormire. Vi alzerete con calma, riposati, sereni. Il Tasso si aggirer? pensoso per il cortile meditando su cosa preparare per la cena di stasera. Una giovane ragazza silenziosa e carinissima, di cui non so neanche il nome, rassetter? la sala da pranzo e la cucina. Magari le darete una mano a sparecchiare, come ho fatto io, mentre la signora Lina vi prepara per colazione una tazza di the o di caff? e una fetta di torta di mele fatta in casa. E magari chiedetele come si chiama, alla ragazza, e datele un bacio da parte mia, ch? io sono stato troppo timido per farlo di persona.
Se questo ? ci? che cercate allora andateci davvero, alla "Xyxyxyx" di Osacca. Se invece avete semplicemente intenzione di "andare a cena fuori" lasciate perdere: cercatevi un buon ristorante vicino a casa. Ce ne sono parecchi.
PS - Intenzionato a trasmettervi le sensazioni di una serata e non a pubblicizzare un ristorante ho rimosso il nome del locale, ben consapevole peraltro di quanto sia semplice rintracciarlo visti i numerosi indizi sparsi nel testo. Chi ? interessato a conoscere il nome del posto senza sbattersi ad indagare pu? scrivermi in privato. Sar? lieto di rispondere.
UFJ [ufj@tapirulan.it]
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