Eccoci qui di nuovo, cari ascoltatori, siete ancora l?? C'avete proprio un cazzo da fare. Chi vi parla ? sempre UfDj dai 69 begahertz di ra diov?lser. Minuti intensi: ordinato le pizze, battuto il fonico a briscola, dicusso con l'editore che vuole trasmettere pi? fica e che non vuole capire che noi siamo soltanto una radio. Infine,essendo che al piano di sotto, coerentemente con la nuova linea editoriale, stanno girando uno spot radiofonico di biancheria intima vagamente softporno, siamo andati tutti gi? ad ascoltarci dal vivo i sospiri delle ragazze. Il fonico ha lasciato aperto il microfono per cui avrete sentito tutti quello che ho fatto dopo, in bagno. Il fonico ? un emerito idiota nonch? un pessimo giocatore di briscola e un inguaribile permaloso. Ritorniamo alla nostra classifica.
Al 5? posto - "Elio samaga hukapan kariyana turu" (album: "Elio samaga hukapan kariyana turu", 1989) di Elio e le storie tese Inizialmente intenzionato ad escludere le comedy-band, mi concedo un'unica eccezione: si tratta del titolo del primo album di Elio e le storie tese. Signore e signori questo ? il domandone del giorno, qui a ra diov?lser: il primo che telefona in redazione con la traduzione corretta del titolo (aiutino: ? cingalese) vince il DVD col backstage del videoclip "La visione della figa da vicino". Via alle telefonate.
Al 4? posto - "Don't eat the yellow snow" (album: "Apostrophe", 1974), di Frank Zappa "Apostrophe" che originariamente doveva intitolarsi "Brown apostrophe" ? un concept album che rilegge il mito di Cappuccetto Rosso in chiave onirico-gastro-sentimentale ricollocandolo per l'occasione in un contesto artico odierno. L'opera narra di un ragazzino esquimese che compie un lungo viaggio interiore dopo aver accidentalmente ingerito una sostanza psicotropa, disattendendo il consiglio impartitogli dalla mamma: "Watch out where the Huskies go and don't you eat that yellow snow".
Al 3? posto - "Making flippy-floppy" (album: "Speaking in tongues", 1983), dei Talking heads Finalmente ? arrivata la ragazza con le pizze. Mmmh, che pezzo di f... Questa canzone ? dedicata a lei. "Sto facendo flippy-floppy Cerco di fare del mio meglio". Non credo sia necessario aggiungere altro.
Al 2? posto - "I promise not to come in your mouth" (album: "Zappa in New York", 1978), di Frank Zappa. Perde una posizione dopo molte settimane di permanenza in testa alla nostra hit-parade questo meraviglioso brano il cui testo avrebbe sbalordito fior fiore di glottologi, semiotici e critici d'arte, se soltanto Zappa l'avesse scritto. Esistono almeno altri due strumentali di Zappa in procinto di entrare in classifica. Uno ? "Tengo 'na minchia tanta" (album: "Uncle meat", 1969) un'esclamazione che Zappa sent? proferita da un roadie di origini italiane, pi? precisamente sicule. L'altro: "Questi cazzo di piccioni" (album: "The yellow shark", 1993) fu concepito durante una tourn?e in Italia in piazza duomo, a Milano. Pensate che me le inventi, vero? A beneficio di quella maggioranza silenziosa - cui perlaltro mi ascrivo - che ritiene semplicemente un crimine il fatto che "I promise not to come in your mouth" sia uno strumentale, suggerisco, come lenitivo, di leggersi le liriche di "Catholic girls" oppure "Keep it greasy (so it'll go down easy)", o "Harder than your husband's", tra l'altro tutti ottimi titoli. O, se volete far prima, compratevi il CD "Have I offended someone?"
1? posto - "Oops!... I did it again" (album: "Oops!... I did it again", 2000), di Britney Spears Colpo di scena: una nuova entrata direttamente al primo posto! Ma c'? aria di plagio. Correva l'anno, mah... ero in seconda superiore: "Le ore" era il giornale pi? letto dopo "TV sorrisi e canzoni", l'Italia viveva gli ultimi spensierati istanti di un boom economico mai avvenuto. Una frizzante mattina di primavera mi ritrovai pi? intraprendente del solito e rubai all'edicola una copia di "Le ore" per sfogliarmela con comodo sotto il banco durante l'interrogazione di matematica del mio compagno di banco, incurante delle sue disperate richieste d'aiuto. Per incredibile che possa sembrarvi, "Oops!... L'ho fatto di nuovo" era il titolone a piena pagina di un servizio su Minnie Minoprio. Non mi addentrer? a descrivere cosa realmente avesse fatto di nuovo Minnie Minoprio in quelle pagine, vi basti sapere che sono passati circa vent'anni e me lo ricordo ancora. Dubito che Britney Spears possa fare altrettanto, per quanto s'impegni. Ah, sapevate che 'to spear up' significa rizzarsi? Approposito... regia, REGIA! Ma dov'? finita la ragazza che ha portato le pizze? No! Non le pizze, idioti! La RAGAZZA delle pizze... Qui ? UfDj sui 69 begaherz di Ra diov?lser. In risposta alle telefonate di protesta giunte in redazione mi preme puntualizzare che " Imagine" ? di John Lennon e "Azzurro" ? di Paolo Conte. Un affettuoso bacio con la lingua a quella parte di voi che come me non va in vacanza. A chi invece sta per partire o ? gi? partito auguro che gli scoppi un preservativo. Ma prima di salutarvi ed abbandonarvi a voi stessi in questa canicola estiva a fronteggiare le zanzare, l'afa e la voglia di scoparvi la vicina, vi sottopongo un tremendo dilemma che mi ha tolto il sonno giusto qualche sera fa. Dunque... sono in birreria con DJ Claudio, non so dove guardare da tanto che siamo circondati di gnocca. Ad un certo punto mi fa, serio: "Senti, UfDj ma... secondo te, sono pi? porche le bionde o le more?" Che avreste risposto voi? A'v sal?t, ? entrata la ragazza delle pizze.
UFJ [ufj@tapirulan.it]
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