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FOGLIAZZA
  21.03.2007 | 18:02
PARMA e UROPA
 
 

Nella mia città (l'aggettivo possessivo è cosa puramente anagrafica, per nulla edile o cementizia) esiste una trasmissione che si chiama "PARMA-Europa" (dal cui titolo si comprende lo sforzo cittadino votato all'integrazione). La conduce Adrasto Pietro Ferraguti, noto cameriere che al posto della scaletta offre una mezza minerale. C'è un opinionista, tale Anvedi Come Balla Nando (Calestani), collegato "in via satellite" (la stanza a fianco) che si esprime su tutto, anche se glielo devono spiegare due o tre volte. Il tutto va su TeleDucato. "Inviata" del tolk-sciò, è la Elisa Rosignoli (nota anche per aver dato i natali alle famose "Rosignoli e pappardelle di Giovanni Rana").
Poi c'è "Agorà", che graficamente fa il verso a "Ballarò", condotto da Andrea "ciuffo" Gavazzoli (direttore di Tv Parma, figlio putativo di qualche industriale) che fa il verso alle foto di quarta di copertina dei libri di Bruno Vespa. Opinionista via etere, "Agorà", vanta Luca "piacione" Sommi (il Nando della situazione), rampollo di un industriale affettato.
Agorà, alias Gazzetta (Ufficiale) di Parma, non riesce, nonostante i soldi, a fare più ascolti di Adrasto Cameriere Ferraguti. Forse per colpa del ciuffo di Gavazzoli, che farebbe invidia a un'acconciatura strallata.
In settimana, tuttavia, mi ha colpito la presenza, a Parma-Europa, di Roberto Lisi, assessore alla realizzazione delle Opere Pubbliche e Gestione delle Manutenzioni.
Alla richiesta di Adrastico Ferraguti di un commento sul recente spettacolo di Beppe Grillo, Lisi Assessore risponde: "Se i comici si mettono a fare politica siamo messi male". Parte l'applauso.
Intendiamoci, Roberto Opere Pubbliche è solo l'ultimo tizio in ordine di tempo ad aver fatto tale affermazione (che pure Adrasto Servizio al Tavolo ha storto il naso), ma non è da meno a chi l'ha preceduto nel lastricare di silenzio quello che in fastidio Beppe Grillo suscita.
Nel rispetto più totale dell'affermazione di Robertone Lisi... trovo che negli spettacoli di Beppe Grillo sia rimasto ben poco da ridere. A partire dalle informazioni che la politica ci nega.
Se i comici si mettono a fare i politici siamo messi male? 
Se i politici si mettono a fare i comici (senza tra l'altro sapere di fare ridere) siamo messi anche peggio. 

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  21.03.2007 | 08:02
ALONSANFAN DELA' PATRI'... seconda parte
 

ricevo e volentieri pubblico, il commento di un amico, Fents, a un articolo su Repubblica.it di cui gli ho chiesto un'opinione:
 "Non si unisce al coro di consensi Russo Spena, capogruppo di Rifondazione al
> Senato. Per il quale la soluzione non è nella persecuzione giudiziaria ad
> oltranza. "Compito della politica è chiudere definitivamente con gli anni di
> piombo - spiega intervistato da Repubblica - con un'amnistia mirata ai reati
> commessi dall'eversione".
 

Fents mi risponde:
"Non lo so. Russo Spena soffre chiaramente di ideologismo. Perché si può essere
d'accordo sul principio di quello che dice, ma dubito che direbbe lo stesso di
qualche assassino fascista che magari ha dato una bastonata in testa ad un
ragazzo e quello è morto. E' vero che la pericolosità sociale di Battisti è
inesistente, ma, nel suo caso, è mancata perlomeno la disponibilità ad
affrontare il castigo per quello che ha fatto (che abbia ucciso lui o meno è
secondario: Renato Curcio non ha mai ucciso nessuno, ma non ha esitato ad
assumersene le responsabilità), per cui mi starebbe bene che adesso fosse
libero se si fosse fatto almeno qualche anno di carcere.
Dopodichè c'è stato, come già ti dicevo, un accanimento strano contro persone
come Sofri o Carlotto (entrambi di Lotta Continua), oppure contro quelli di
Radio Alice, contro Tony Negri e la sua cosiddetta "cellula padovana", per
alcuni dei quali il semplice diritto alla difesa è stato negato (non a Sofri
che però è stato ripetutamente condannato solamente perché una persona
qualsiasi ha deciso che lui era il mandante) con una spaventosa equazione tra
terrorismo e sinistra antagonista. Qualcuno dice che il Partito comunista ha
utilizzato la magistratura per sbarazzarsi della concorrenza interna. Più
verosimilmente a quei tempi si ragionava in termini di "se non sei con lo
Stato, sei un terrorista". Il "movimento" ha perso perché non ha voluto (almeno
in maggioranza) scegliere, perché credeva che l'alternativa non fosse tra la
galera e la pistola.
E' soprattutto per questo che ce l'ho con le BR (oltre che per le stragi,
chiaramente): hanno impedito la trasformazione culturale della società italiana
che stava avvenendo sotto la spinta del movimento, hanno spostato la lotta sul
terreno dell'ideologia, come se la conquista del potere fosse la soluzione di
tutto (nonostante l'Unione Sovietica, nonostante la Cina, il Vietnam, la
Corea), senza capire che lì non si stava cambiando l'Italia, ma gli Italiani ed
era infinitamente più importante.
Nel 1974 è arrivato il divorzio, pochi anni dopo l'aborto e adesso non si
riesce a far passare nemmeno uno straccio di convivenza civile. In Italia, alla
fine, hanno vinto le chiese, intese come templi di conservazione del
privilegio, hanno vinto i musei sociali con i loro depositi di muffa politica.
E non ne siamo ancora usciti
."

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  19.03.2007 | 21:07
ALONSANFAN DELA' PATRI'...
 
 

Battisti Cesare... ha pure aperto una lavanderia automatica a Parigi. Forse per lavare i panni sporchi. O smacchiarli dal sangue degli altri. Infatti è fallita. Ma un sacco di altre cose gli sono andate bene. Come ammazzare, fare il terrorista, evadere di carcere, scrivere... In Francia è uno stimato giallista e apprezzato inquilino della Dottrina Mitterand. E poi dicono dell'Italia col suo indulto. Suppongo che nel risvolto di copertina, al posto della biografia ci mettesse la fedina penale.
Gli hanno dato due ergastoli. Latitante d'un latitante...
L'han beccato, poveraccio. Pare che ad attenderlo nella patria della liberté legalité assassé un piccolo esercito di intellettuali sia pronto a difenderlo e a finanziarlo. Vìììv la Fraansss!!!!
E poi dicono dell'Italia e del suo indulto.
Ad essere ridicoli non si è mai soli. Guardate Cesare Battista il Giallista: pure senza l'indulto l'ha fatta franca. Anzi no... l'ha fatta Francia.

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  16.03.2007 | 11:46
UNA COSA ALLA VOLTA
 
 

Ha ragione Marco, mio cognato (e questo è tutto dire). Ha ragione nel dire che il tappeto colorato che si incastra come un puzzle bellissimo che avevo preso per mio figlio come un tappeto lindo da incorniciare che guai chi lo sposta.... ha ragione lui nel dire che sta bene dove sta, sempre nella cameretta, ma "devastato" da Bianca e Giulio che se ne contendono i brandelli e lo fanno con una felicità che a noi adulti è ormai remota.
Ha ragione Marco, che mi dice che noi adulti non siamo più capaci di fare una cosa alla volta. Così si sciacqua via il vero sapore delle cose, che finisce diluito nel secchiaio della memoria (bella questa!!!).
Almeno mi sono accorto che il tappeto sta bene dova sta, nella cameretta, ma "devastato" da una felicità che dovrei tornare ad imparare, facendo una cosa alla volta.
Marco mi versa da bere e dice "cominciamo con questo!"

Autore: fogliazza | Commenti 0 | Scrivi un commento

  06.03.2007 | 19:24
A NASCITURA MEMORIA (parte seconda)
 
 

Dirai che sono troppo orgoglioso, che non parlo d'altro, che sono come tutti quelli che finiscono per parlare di quello e addio discorsi inutili e interminabili su f..a e motori.
E chissà che altro ancora. Perchè ancora sia e come no?
Ma quando mi chiedono com'è essere papà, per me, che non so voi e non m'attento che già mi basto ad esser quel che sono, vi dirò che papà... è come una bocca piena di una fetta di torta enorme e pannosa che non riesci a chiuderla, una boccata di panino con la micca appena presa che a sgagnarla resti lì che non riesci a muovere la lingua, che a dir "papà" è come l'aria che entra dentro ma i polmoni non gli basta un sorso solo e allora ricominci e ogni volta un sospiro un po' più grosso, con una bocca troppo piccola e dei polmoni troppo stretti per sentire che la vita, anche quando sonnecchia silenziosissima e regolare, adagiata al suo seno materno, è troppa cosa per essere risposta in due parole. Fossero anche mille. Fossero di più ma senza dare mai l'idea, come discorsi inutili e interminabili, di f..a e di motori.

Autore: fogliazza | Commenti 2 | Scrivi un commento

   
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