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FOGLIAZZA
  27.05.2007 | 09:26
DALLE PARTI DI VILLORBA...
 
 

... che sta vicino Treviso, ci siamo imbattuti in un incontro straordinario. Data astrale 17 maggio 2007.
Eravamo io (che sono quello bellissimo a destra dietro il piccoletto), Anna e Jacopo. Abbiamo conosciuto Mariarosa, che quando inizia a parlare non si accorge che il piatto fumante di tagliatelle si fredda e a me mi vien voglia di farle il favore che quasi quasi gliele mangio io. Poi è più forte di me e dico "Oh, Mariarosa, si fredda tutto". Mannaggia, che a me mi tocca di mangiare solo la mia porzione.
Mariarosa, come ho detto a sua zia Mariella, è entusiasmo e spumeggianza, tipo una bottiglia di vino bianco frizzante che quando lo stappi non fa "poff" ma "evvivaaaaaaaaaaaa!!!!!!". Insegna in una scuola a Carità di Villorba, che si chiama "Don Lino Pellizzari" e ci ha raccontato delle sue quinte e che quinte!!!! Spero di ricordare bene, altrimenti mamma mia!!!! La QUINTA A e la QUINTA B, che gli volevo mandare un abbraccio forte e ringraziare per le bellissime vignette che mi hanno spedito, che mi dispiace che non siamo riusciti a conoscerci, che è vero che questo è il loro ultimo anno, ma possiamo fare in modo di conoscerci anche più avanti, dopo la scuola, che le occasioni non succedono, si creano, che loro son curiosi di vedere com' è fatto uno che fa fumetti e io son curioso di vedere che faccia fanno quando lo vedono!
Un amico mi ha detto "le persone mosse dalle stesse vibrazioni presto o tardi si ritrovano".
Jacopo ha fame, strilla come un antifurto! Vado a preparare un biberone!!!
Grazie, QUINTA A e QUINTA B della "Don Lino Pellizzari"!!!!

Autore: fogliazza | Commenti 14 | Scrivi un commento

  25.05.2007 | 10:19
CARA CINZIA...
 
 

... ho deciso che ti voto.
Sicuramente non sei un politico di razza. Poichè il politico è ormai una brutta razza... allora mi piaci anche di più.
Forse non hai la competenza sufficiente per fare il Sindaco, ma nemmeno io sapevo fare la punta alla matita!!!
Sicuramente Vignaldi e Peri conoscono i numeri (fino a quando il primo non s'imbroncia come uno scolaretto e il secondo non arrampica giri di parole) ed hanno l'esperienza istituzionale. Proprio per questo, perchè dovrebbe essere il loro mestiere, mi hanno deluso e sono riusciti a confondermi le idee, troppo presi dal mettersi in cattiva luce a vicenda. 
Nessuno, a parte te, ha avuto il becco di ferro di (ar)dire che bisogna ridare una moralità a questa città.
Questo solo mi basta, perchè dentro questa idea semplice e "pericolosa" c'è molto più della devastazione e dell'indebitamento degli anni a venire per una metropolitana che porta a spasso l'ego di una grandeur che non esiste.
Ti voto e ci tenevo a dirtelo.
In bocca al lupo Cinzia Ferraroni e crepi il cacciatore!!!

Autore: fogliazza | Commenti 2 | Scrivi un commento

  22.05.2007 | 23:16
AI POSTERI L' ARDUA VERTENZA
 
 

Non s'è mai vista una casa il cui prezzo originario è lo stesso di quello finale.
All'inizio sei talmente su di giri o preoccupato di sborsare qualche migliaio di euro in più che non ci pensi. Poi fai due conti e pensi che lì dentro passerai la vita. Vale la pena almeno cambiare le maniglie, i sanitari, gli infissi, le piastrelle della cucina. E come ridere si finisce molto più che fuori capitolato: si deraglia dal costo iniziale.
E' difficile che uno possa permettersi una casa da trecentomilionidieuro.... ma se anche fosse... avendone spesi trecentomilioni qualche sfizio finirà per toglierselo. E' pur sempre una casa da trecento eccetera eccetera.
Chi pagherà il debito della metropolitana? Che i soldi già ci sono e sono tanti. Ma se non si riesce a fare una casa, rispettando prezzo di inizio e costo finale, come può riuscirci una metropolitana destinata a una città che non sa dove sta andando... ma ci andrà con la metro?

Autore: fogliazza | Commenti 1 | Scrivi un commento

  21.05.2007 | 23:38
DI' QUALCOSA DI SINISTRA (ALMENO MEZZA)
 
 

Fassino viene a Parma, Forza Peri, Piazzale Picelli, bagno di folla (sarà il sudore). Breve intervista a Piero che recita la poesia, dove il soggetto potrebbe essere anche uno sfenisco di Magellano che le frasi sarebbero di senso compiuto uguale. La poesia non è in rima, ma un'ode scaricata da internet al candidato di turno. La sa e la dice fino in fondo. Ha l'accortezza di non dire effettivamente "sfenisco di Magellano" ma opportunamente dice "Peri". Per via del soggetto.
E' quando gli chiedono di Vignaldi che mi fa incazzare, che ripiglia la poesia in salsa tartara e la recita così bene che non riesce a biscicare altro che frasi fatte per condannare il rampollo di Elvis Ubaldes, senza sapere nemmeno che faccia ha lo sfenisco in questione.
Possibile che quel che resta della sinistra sia una pugnetta che invece di elogiar se stessa cerca solo, e male, di de-berlusconizzare il territorio?
E come se non bastasse, arriva dal Piero Democratico la geniale stilettata da spiedo di gita fuori porta, quella che esterna il godimento per un terzo mandato che non c'è perchè la legge non lo prevede. Ahimè... chi s'accontenta gode e a quel che resta a sinistra basta una pugnetta per nascondersi dal fatto che al terzo mandato quello là non avrebbe bisogno nemmeno del ballottaggio... E a che serve dire che è una legge giusta che garantisce la democrazia, se la stessa democrazia impedisce al libero cittadino liberamente di rivotarsi la stessa solfa?
Siamo adulti e vaccinati. Poi dicono del Vaticano che non consente l'eutanasia.

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  19.05.2007 | 00:14
POSTI A SEDERE
 
 

Se POSTI A SEDERE fosse un titolo serio... allora mi fermerei qui. Ma facendo l'analisi illogica mi accorgo che POSTI può significare MESSI A... e che A SEDERE può tradursi con... ci siamo capiti.
La cosa bella è che tutti, dico tutti, possono passare e posare col loro sedere per il quartier generale di Vignaldi e farsi immortalare su una comoda poltrona di velluto rosso. Vaselina inclusa.
Non voglio tenerla lunga, per quello c'è Lorenzo Prezzemolo Lalagna, il cui ego autoscattista è visibile in più pose porporose, ma ho un moto di solidarietà nei confronti di PietrosignorSì, che deve attraversare un bruttto momento ogni volta che legge "il primo cittadino sei tu" col risultato che gli altri si siedono e lui resta in piedi. Per non dire di quando si domanda chi gliel'ha fatto fare e quando se lo ricorda... è pervaso da una tale stanchezza che vorrebbe sedersi anche solo un po'. Ma sa di non poterlo fare. Il primo cittadino, che è sempre l'altro, non vuole che prenda il vizio nè che gli sformi la poltrona dopo nove anni di imprinting.

Autore: fogliazza | Commenti 0 | Scrivi un commento

  09.05.2007 | 21:48
UN PASTO AL SOLE
 
 

Ricordo quando quelli di Trentapertrentanonfantrentuno fecero la loro prima uscita ufficiale. Erano decisi a tutto pur di mettere a ferro e fuoco l'ospite d'onore: Elvio Ginocchio.
Quante belle promesse di cambiar le cose... per metterci al fine il loro nome sopra.
E mi ricordo di Lorenzo Lalagna (mimo ufficiale di Gianni Morandi), autore di racconti sulla Resistenza, lui che ha resistito giusto il tempo di una convenienza: cambiare idea su Elvis Vignaldi.
Viva i trentatrentenni!!!
Viva Lalagna!!!
Viva le giovani promesse non mantenute!!!

Autore: fogliazza | Commenti 3 | Scrivi un commento

  05.05.2007 | 12:15
PRIMO ROUND
 
 

Ho visto i due maggiori candidati al salotto di sindaco. Fuochino incrociato di domande di due della Gazzetta, un intellettuale di Tv Parma e il direttore dell’emittente, che emette solo gesti da Bruno Vespa e non gli bastano secchiello e paletta per arginare la clessidra della par condicio, privo com’è delle carte giuste per il suo castello che alla fine è solo sabbia. Il confronto verte spesso su battute dei due candidati fatte di “è falso” o “non è vero” o “cifre errate” o “ti sbagli”. Me ne resto lì a sperare che qualcuno dei due scacci i dubbi al di sopra di ogni ragionevole sospetto. Ma l’altalena resta, dove i contendenti si spingono a vicenda: entrambi mentono o hanno ragione? Entrambi ci sono o ci fanno? Peri ha esperienza, la emana, ma bisogna fidarsi di quel che dice, se può bastare alla causa.Vignali ha studiato, lo trasuda, ma non sa spiegare quello che sta scritto nei libri con parole sue.Peri evita con eleganza di pronunciare la cifra sui fondi dell’ospedale di Vaio.Tutti lo evitano quando accenna agli interessi del cemento. Appare evidente la differenza di maturità tra i due: uno pacato e capace di sorridere, l’altro munito solo di collare, orfano di chi sta dall’altra parte del guinzaglio. E’ solo il primo round e c’è ancora tempo per passare dall’altalena a un più sicuro scivolo. 

Autore: fogliazza | Commenti 1 | Scrivi un commento

   
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