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FOGLIAZZA
  28.01.2009 | 21:49
MEMORIA INDIFFERENTE
 
 

VENERDI' 30 GENNAIO 2009 - ORE 21,30

Centro Socio Culturale "Luogocomune"
Via Speciano n. 4 - Cremona

Ingresso Soci ARCI

http://memoriaindifferente.blogspot.com/


come arrivare http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl

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  21.01.2009 | 13:57
SPIRITI ELETTI ANIME BELLE
 
 

"I brigatisti si portano dietro un'aura di persone impegnate, di combattenti, invece erano dei poveretti che facevano la lotta armata per riscattare delle vite senza prospettive, gente povera di idee e di spirito."

Francesca Marangoni, figlia di Luigi Marangoni, ucciso il 17 febbraio 1981 dalle Brigate Rosse.

"La disparità fra chi uccise e chi venne ucciso è irreparabile, continua negli anni aggravata dal fatto che chi allora uccise scrive memorie, viene intervistato dalla tivù, partecipa a qualche film, occupa posti di responsabilità. (...) Uccisi perchè? per il sogno di un gruppo di esaltati che giocavano a fare la rivoluzione, si illudevano di essere spiriti eleti, anime belle votate a una nobile utopia senza rendersi conto che i veri "figli del popolo", come li chiamava Pasolini, stavano dall'altra parte, erano i bersagli della loro stupida follia".

Corrado Augias

"Dagli ex terroristi mi aspetterei il silenzio, la capacità di stare un po' in disparte, almeno per non riaprire continuamente le ferite. (...) Loro hanno una seconda opportunità di vita, mentre a noi, e a chi hanno ucciso, questa possibilità è stata completamente tolta. Ero una ragazza e la mia vita è stata rubata."

Mariella Magi, moglie di Fausto Dionisi ucciso il 20 gennaio 1978 da Prima Linea

"Oggi soffriamo per questa peculiarità italiana che lascia sgomenti: gli ex terroristi che diventano maitre à penser, scrivono libri, rilasciano dotte interviste. E' stato creato un autentico filone culturale, bisogna prenderne atto." 

Marco Alessandrini, filgio di Emilio Alessandrini ucciso il 29 gennaio 1979 da Prima Linea

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  21.01.2009 | 13:56
SEI SOLO MIA
 
 

C'è la necessità di etichettare tutto, codificare, registrare... Se tutto ciò fosse per capire avrebbe un senso. Ormai è solo un modo per classificare le cose. E le persone. Delinquente italiano? Si dice nome, cognome e professione. Delinquente extracomunitario? Nome, cognome e nazionalità. A ciascuno secondo i proprii meriti.
Ogni volta che vedo questa foto, che riesce ad essere minacciosa ogni volta di più che la vedo, quasi si rivolgesse a me in persona, non penso che a una cosa: quel braccio che sporge potrebbe essere il mio. E lei? Nessuna in particolare. Semplicemente tutte.
Eppure il fenomeno di speculare un po' con lacrime da giornalismo non demorde. La voglia  di citare sempre il movente pruriginoso è in punta di penna, sempre, ultimo un'articolo di Marco Severo (il cognome non è vincolante), già datato, lo so, 17 gennaio 2008, Gazzettissima Ufficialissima di Parmetta: "Si mobilitano gli amici di..." titola Marco Originale. 
"SEI SOLO MIA" vorrebbe essere una cosa sola: un NO! un BASTA! un MAI! Senza tirare in ballo chi non c'è più solo perchè a portata di commozione.
Ricordare è una cosa e ci vuole pudore
Chiedere a chi non c'è più di mettersi in posa ogni volta è un'altra e ci vuole per lenire il prurito.

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  14.01.2009 | 12:05
IL SOLDATINO DI PIOMBO
 
 

Passato lo sgomento della mancata assegnazione del premio S.Ilario a Matteo Cambi, è opportuno un minuto di solidarietà nei confronti di Imodium Gavazzoli. Quanto accaduto ieri durante la cerimonia ne ha dell'incredibile e siccome Parma è una città europea, tollerante e integrale, chiedo un minuto di raccoglimento per Ciuffo Strallato. Meglio se in piedi, per una questione fisiologica.
Il fatto: tutti si alzano in piedi all'assegnazione del premio a Laura "Mirka" Polizzi, applausone scrosciante e apice della giornata. A seguire è la volta di Marco Accattattevillo Rosi, il cotto re dell' insaccato: nello stesso istante (dio non esiste, altro che balle) Imodium Gavazzoli, che di resistenza ne ha avuta per tutta la durata della cerimonia, cede di schianto alle persecuzioni emmorroidali che lo perseguitano nelle occasioni più mondane e lo costringono ad essere scambiato per uno che scatta sull'attenti, mentre è solo un essere umano con un problema varicoso. Così, tra la seduta generale e scoglionata per "de uinnèr is... Affettato Re" che ritira il premio, un' erezione umana e fulminea infrange lo skyline del pubblico: applaude, ma è solo per scaricare la foga dell'intimo dolore.
Non c'è ossequio al prosciuttaio, ma piaghe su piaghe (maleddetta sartoria che non usa l'amido).
Nessuno lo caga, vuoi mai che le emorroidi siano contagiose.
Un minuto di raccoglimento per solidarietà a Imodium Brucia Brucia.
Meglio se in piedi. Diamo tregua anche noi al culo.

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  10.01.2009 | 15:01
ACIDO LITURGICO
 
 

Ho in grande simpatia chi sfida il freddo per spolverare le targhe dei morti, le lustra a fiato e presenzialismo, che passano gli anni e la liturgia è sempre quella: irriducibili e invecchiati. 
Ho in grande simpatia il politico di turno, quello dell'istituto storico dell'irresistenza, il rappresentante dell'associazione, il qualunque-cosa-c'è-io-ci-sono... e la memoria è sempre lì, appesa al gancio dei cappotti smessi.
Osservo le immagini della commemorazione a Guido Picelli, i soliti pochi, quelli del trafiletto, quelli che anche-questa-è-fatta... ostinarsi al ricordo nel modo più moribondo che mi sia dato intendere: le liturgie stantie, le commemorazioni stanche, le frasi fatte che fan scappare anche la voglia di stare ad ascoltare.
Osservo le immagini e non c'è alcuna gioventù, se non quella passata. Non ci sono ragazzi, non c'è scuola presente, non c'è testimone a cogliere al volo il ricordo per portarlo oltre la morte imminente di chi sta parlando e fa ri-morire il cadavere di turno.
Memoria... ne ho un'idea diversa, capace di essere trasmessa, non insegnata come un dovere, ma un sentimento del quale è impossibile privarsi.
Si vive una volta sola, ma si muore ogni volta che veniamo ricordati nel modo più noioso.

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  03.01.2009 | 23:16
MONUMENTO ALL'ASSESSORE ALLA (S)CULTURA
 
 

Succede, talvolta, che apri il frigo e pensi "C.... mangio stasera?". Ma è nei momenti difficili che salta fuori il talento. Tra poco al VignoVeritas tocca aprire il frigo (previa sepoltura degli scheletri) e l'impresa è quella di riscaldare la minestra, spostando l'ordine degli addendi, dosando Q(uanto) B(asta), proporzionando la cena della sera in qualcosa che sia digeribile. Tanto, la zuppa, non la sorbisce lui. E' partito il toto-rimpasto: Assessorato alla Sicurezza a Emmanuel Bonsu mentre Scostantino Monteverdi all'Assessorato alla Berlina; Giovanni Paolo XXIII Bernini ancora Assessorato al Personale (un personale impeccabile, il suo); Sex & the Sassi a "Mi Si Taglia" a vederla; Marino Giubellino sempre alle Politiche Abitative che a sinistra nemmeno più in affitto lo vogliono; GianFrancesco Manfredi in affido a Elvio Ubaldi; ma la voce più eclatante riguarda l'Assessorissimo alla Cultura Lalagna: pare che subito dopo gli scavi della metropolitana... tocchi alle fondamenta del nuovo PalaSagna, un luogo in cui la cultura raggiungerà vette stratosferiche, dove pure l'ossigeno ci rinuncia, dove l'atmosfera sarà talmente rarefatta che ogni dieci neuroni verrà celebrato un festival. E a questo proposito alcune anticipazioni del cartellone 2009: dal concerto per fiati sprecati alla Cassa della Musica al debutto al Teatro Duo (novembre), dal Festival dei Sorci Verdi (almeno ai morti si dovrebbe rispetto) fino a culminare con le celebrazioni del 25 aprile dove l'Assessorissimo dirige il coro "Troppe Arie Partigiane". 
A pensarci bene... mi sa che stasera non mangio.

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