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FOGLIAZZA
  28.09.2009 | 16:32
QUESTA NON E' UNA PIPPA
 
 

http://www.gazzettadiparma.it/parmagiornonotte/dettaglio/1/22712/La_canna_
Che_schifo_Piuttosto_mi_faccio_una_pipa.html


Chi c'è dietro tanto ardore fumogeno? Cosa spinge la Ragazzettadiparma.it ad osare tanto? Mai un'inchiesta così approfondita aveva varcato la soglia di tanta redazione... mai la Ragazzetta aveva osato tanto scabroso argomento. Chi è il diciottenne che si fa chiamare "Marcello"? Non può essere ilVignoVeritas, l'ufficio stampa ne avrebbe già diramato un'Ansia per quaqquerellare ignoti. Non può essere Bambi Cambi che è  Bekk (di fèrr) tu Làiff. Non può essere il nuovo inceneritore che costruiranno a fianco del Mulino che Vorrei di Pedrignano. Chi è Marcello?
Le voci si sussegguono in un turbine di allusioni premurose. Andiamo per gradi.
La RagazzettadiParma.it apre al reportage e ne viene fuori un diciottenne bacchettone paladino del salutismo nel rubricone "la Vasca" (era già sfigata in tivù). Fine del reportage. Lo spessore del quotidiano è pari a quello di una pagina. La Gabanelli gli fa 'na pippa. Roba da CineFilo (gioco di parole irresistibile). Voci... voci... e i corridoi son gole profonde... Emme come Mascolo... Emme come Marcello... Emme come Marsiletti... Chi è Marcello? Chi s'è fatto una canna per dire che è robaccia puzzolente? Se ci si mette pure la Ragazzetta a far la bacchettona tanto vale che il Papa ci fa una pippa a tutti. Fino a quando non se la fa il Cavaliere, che allora diventa dogma.
Esprimo solidarietà al cannaiolo diciottenne che gli raccomanderei d'andarci piano pure con le pippe (se tanto gli dà tanto): a 33 anni (sono di umili origini nazarethiane) mi son fatto la mia prima e unica canna. Sudai, sudai tanto. Dopo due tironi emisi un colpo di tosse che un soffione boracifero pareva una scoreggia. La canna andò in mille irrecuperabili pezzi sul tavolo. I presenti sottolinearono l'attimo con un "vaffanculo" ensamble (contemporaneo o giù di lì). Deluso dalla Maria... attesi la fame chimica. Non avvenne. Non fumai più, ne sono uscito anche grazie alla Ragazzetta di Parma che leggo tutti i giorni.
E grazie a ParmaDailyUntoit.

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  23.09.2009 | 18:58
NEL MULINO CHE VORREI
 
 

Nel Mulino che vorrei ho sognato... ho sognato... che PolisQuotidiano cambiava nome: si chiamava
"il Fatto Quotidiano". Che nella nostra città vorrebbe dire finalmente che non solo c'è libertà di stampa, ma che puoi andare su facebook senza rischio di terrorismo legale.
PolisQuotidiano che diventa "il Fatto Quotidiano" e all'improvviso la città di Parma tira, è proprio il caso di dirlo, un sospiro di sollievo. E vorrei vedere.
Nel Mulino che vorrei, "il FattoPolisQuotidiano" moltiplica i pani, i pesci e le copie vendute, fa il botto, al punto che anche un uso personale del giornale è considerato reato. Negli scantinati ho sognato ragazzini e imprenditori far girare la prima pagina... divorata... di mano in mano... letteralmente fumata via.
Nel Mulino che vorrei, "il Fatto Quotidiano già Polis" diventa improvvisamente voce di tutti. In redazione non si parla che di... tiratura. E' Parma. Chi meglio del Fatto Quotidiano?
Nel Mulino che vorrei ho sognato Marco Travaglio che parcheggia la bici in via Mazzini e ad "AnnoZero" c'è Aldo Boraschi. Nel Mulino che vorrei con "PolisFattoQuotidiano" al venerdì esce in allegato la Ragazzetta di Parma, al sabato "SvitaNuova" e la domenica l'house organ dell' UnioneIndustriosi. Con un editoriale di 'anvedi come Balla Nando Calestani.
Nel Mulino che vorrei, e che non posso, non è vero niente. Ma ho il naso che pizzica.

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  21.09.2009 | 17:29
IL LUTTO DEL PATRIOTA
 
 

Perchè in questo paese siamo tutti Italiani solo quando ci sono i morti in guerra di pace? Si scatena, a morti fatti, una bara patriottica a chi è più italiano. E contemporaneamente... il rispettoso silenzio. 
Arrivano i nostri... in una cassa di legno, i funerali di stato come a Mike Bongiorno, giusto per chiarire, e la gara di solidarietà a chi soffre di più per rappresentanza. Mi riferisco alla politica del centometrista, quella che brucia sullo scatto il cordoglio del collega dell'opposizione (Franceschini, proprio a Parma, auspica un rispettoso silenzio: dev'essere la sua idea di autunno caldo); mi riferisco all' Umbèrt Padàn che auspica il rientro entro natale delle nostre truppe: c'è bisogno di mano d'opera nelle ronde;  mi riferisco al dolore del Sorridente del Consiglio che ha amici ovunque, c'ha gli impegni col friend Obama, e non un figlio morto in battaglia. Nè lui nè altri col culo al caldo in poltrona.
N'è passata di merda sotto i ponti dalla Seconda Guerra Mondiale e l'Italia ancora a pagare il conto agli Americani. Meno male che ora c'è Obama, un mondo diverso è possibile: gli Americani per due volte si son votati Bush e all'improvviso Obama. Come se gli Italiani si votassero Berlusconi e poi S.Francesco. Da un muro all'altro e con tale radicalità che mi domando se il voto a Barack sia consapevolezza o solo trasgressione estrema: un'overdose di diritti civili?
Ogni volta siamo sempre più Italiani: allora... quanti morti ci vogliono per fare un italiano? Mandiamone altri a morire. Almeno fino a quando non ci saranno più Italiani falsi da riciclare.

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  17.09.2009 | 22:01
ADDIO NARDO...
 
 

... solo ricordando si smette di morire...
Addio Comandante Nardo...



Leonardo "Nardo" Tarantini
, è stato comandante della Divisione "Ottavio Ricci", VI Brigata, composta da 4.000 uomini.
All'epoca dei fatti aveva vent'anni.

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  16.09.2009 | 10:35
AL BOH(tteghino)
 
 

Stagione densa di appuntamenti a Parma. Nelle sale cinematografiche sono in uscita delle pellicole firmate da artisti nostrani. Non perdetele.

-         Viaggio all’interno del fenomeno droga. Il regista individua la nuova casta che si dedica alle inalazioni classiche. È una storia di noia e di trasgressione. TITOLO: Gli Aristofatti

-         Film verità sui nuovi padroni della città. La particolarità dell’opera è il ripudio del colore a favore di una monocromia tutta verde (Padano, naturalmente). TITOLO: Tutti gli uomini del residente

-         L’argomento del cortometraggio è di scottante attualità. Il protagonista è Fabio F., primo caso grave di influenza suina a livello italiano. TITOLO: Parma letale

                                                                                                          AlBoh

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  14.09.2009 | 19:35
NOTIZIE DAL MONVISO
 
 

Da “FortezzaBastiani” il blog di Massimo Storchi:

"..Poi, Bossi e Calderoli si sono bagnati la testa con le ultime gocce e con le dita bagnate hanno toccato il capo ad alcuni bambini che li affiancavano nell'atto conclusivo."

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/udc-soli/bossi-venezia/bossi-venezia.html

Eravamo preoccupati ma a torto. I leghisti sono una certezza: dove non arriva la fantasia o la vergogna, loro vanno oltre. Il cuore oltre l'ostacolo, si decidessero, nelle loro imprese, a tirarsi dietro anche il cervello sarebbe meglio, ma, signora mia, tutto non si può avere. Così siamo al battesimo padano. Già il calderoli si era sposato con rito celtico (sacerdote forse Panoramix?), ora siamo all'imposizione delle mani, ai re taumaturghi, o semplicemente alla demenza collettiva.

Facile ridere. Ma faceva ridere il duce che trebbiava il grano, occhialoni e pancetta al sole? Facevano ridere i giovani della hitlerjugend zompettare nudi e biondi nelle foreste teutoniche? Si comincia ridendo, poi sorridendo, alla fine toccherà ai pochi scampati ricostruire un minimo di decenza collettiva.  (continua su http://fortezzabastiani.myblog.it)

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  08.09.2009 | 17:39
QUANDO IL GIOCO SI FA DURO...
 
 

Allora, la Lega non ce l’ha duro: è secco. Motivo per cui, saggiamente, sta pensando di chiedere agli Amici dell’Orto Botanico un’annaffiatina. Volontaria. Come ‘na ronda, via.
Pare infatti che la Lega si stia interessando anche alla riapertura dell’Orto Botanico: la denuncia parte dal fatto che sia stata vista una tartaruga, all’interno dell’orto di via Farini, masticare strane foglie e poi cantare “O mia bela madunina”.

Inoltre, la falange padana avrebbe denunciato all’interno dell’Orto la presenza di alcune specie esotiche, chiaramente alloctone, colpevoli di essersi qualificate come colf in attesa di sanatoria.
Dall'
Orto, orto che al momento riapre al pubblico e chiude al cambio di destinazione d’uso (al momento), fanno sapere che le critiche costruttive sono sempre ben accette, anzi un po' di stallatico fa sempre bene e stemperano la polemica proponendo di ospitare il prossimo congresso dal titolo "Marijuana: OGM di un smbolo di partito". La Lega commenta lapidaria "tutto fumo niente arrosto".

La Lega Nord ce l’ha soprattutto con gli assembramenti: motivo per cui da tempo lo statuto del partito vieta agli iscritti un numero eccessivo di neuroni. Infatti Piazzale della Pace e’ nel mirino del senso civico legaiolo.

Pare (si dice) che la Lega abbia contestato alcune presenze fisse all’interno del Piazzale a qualsiasi ora: la prima quella di una figura armata posta su un basamento granitico. La seconda che giace, secondo la Lega in preda ai fumi della droga, riversa per terra. Alcuni sopralluoghi hanno dato ragione alla Lega: il monumento al Partigiano e il Fucilato dovrebbero essere trasferiti: il primo in via Burla per possesso d’armi e il secondo a Betania per disintossicarsi.

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  03.09.2009 | 13:32
DIECI E' IL NUMERO PERFETTO
 
 

E’ fatta: le dieci domande a Berlusconi, le "dieci falsità di Feltri", i dieci comandamenti, i decimali... aspetto che RepubblicaParma.it si allinei e sguaini le "dieci domande a Vignali", tutte rigorosamente sul ciuffo.
Per me la notizia è un'altra e mi riferisco al fatto che questo paese ha davvero sterzato.

Quando Clinton s'è fatto fare un p... da Monica l'Ippopotamo io stavo a domandarmi chi avrebbe potuto fare un p... a Prodi e soprattutto che faccia avrebbe fatto lui durante l'orgasmo. Ecco: vi lascio una decina di secondi ad immaginare Prodi che ha un orgasmo. Fatto? Bòn.
Lo sterzone di 'sto paese l'ha dato Sircana che s'è fatto fotografare con i transqualcosa, poi Mele dell'UDC, poi Silvio Berluscone, infine (si fa per dire) il direttore di "A venire" Boffo.
E' evidente: il paese è attraversato da una gran voglia di scopare e non ha alcuna importanza se c'è dei busoni di mezzo, nè chi è attivo o passivo (il mondo è diviso tra quelli che lo danno e quelli che lo prendono: indovinate chi sono i secondi). E' questa gran voglia di scopare e trasgredire e non morire all'avanzare degli anni, per cui si va in pensione chiedendo all'uccello (o al culo) di far gli straordinari (o miracoli).
E' questa gran voglia che pervade il paese a segnare la sterzata.
Ho un amico psicologo sociale che ha una teoria che mi piace un sacco. Mi fa "Sai che gli ospedali sono i luoghi in cui più si fa sesso? E' assodato. Secondo me per una ragione molto semplice: per esorcizzare la morte. In un ospedale… così a contatto con le malattie, le disgrazie, la morte stessa… chi ci vive per lavoro esorcizza così la morte e quindi, scopando come un riccio, si crede immortale!
Vuoi vedere che l’Italia sta morendo?



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  01.09.2009 | 15:56
UN CALCIO AL PASSATO
 
 

Pochi sanno (non cercatemi sull'Almanacco nè tra le figurine Panini) che all'età di 14 anni ho fatto un provino per il Parma Calcio. Una rappresentativa del campionato contro i pari età del Parma. Al Tardini. Faccio pure gol. E andiamo! Alla fine il grande Bruno Mora chiama in privato me, Pierluigi Mazzieri e Roberto Roffi "Se per voi sta bene... noi vi prendiamo!". Eccheccazzo!
La mia carriera di fannullone pallonaro, trombatore di veline, piacione da discoteca, amico di rappresentanza del cocainomane imprenditore di turno finisce dopo 7 allenamenti, quando mi comunicano che il mio difetto (di fabbrica) alla vista (portavo le lenti a contatto) era uno svantaggio per la società. Evvaffanculo!
Ho un ricordo, fra gli altri: Enrico Cannata, il mio allenatore, che diceva "Al Parma... prima c'è la scuola, poi il Parma Calcio, poi la morosa".
Niente... è che guardo quella foto sopra  http://parma.repubblica.it/multimedia/home/7364239/1/2 e di sicuro non faccio l'equazione "macchinone+ragazzo=coglione". No.
Ma penso a come sono cambiate le cose, a come sia semplice arrivare a venticinque anni e avere tutto per scoprire l'anno dopo che magari non è rimasto niente, che gli amici ti vedevano per quello che avevi o per chi ti portavi a letto, per quanto era grande la tua macchina e perchè sei stato in copertina su un giornale di pettegolezzi. E a quanto sia difficile rimanere coi piedi per terra.
Tutto qui, altri tempi. Mi spiace per le valine e per quello che si sono perse.

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