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FOGLIAZZA
  13.09.2007 | 13:42
AMERICAN DREAM LADEN
 
 

Ancora un anniversario, uno dei tanti che non mancheremo di vedere celebrati. Si conservano pezzi, residui di cose crollate, brandelli di carlinghe, foto strappate. Tutto diventa un grande evento (Sommi impara!). Tutto si spettacolarizza e fra cinquant'anni assisteremo a un concerto dell' ologramma di Elvis là dove stavano le Torri Gemelle, per ricordare. Quello che stanno facendo gli Americani è creare un nuovo grande Superbowl, anzi un Superboom, un fenomeno mediatico che possa superare in eclatanza l'olocausto ebraico. E se i duemila e passa morti nelle torri  non bastano a superare la tragedia dei seimilioni voluti da Hitler, allora sarà la qualità dei morti, la qualità di uomini migliori, di americani con il tasso di civiltà più evoluto al mondo. Una nuova razza ariana che merita d'esser pianta più di altri morti e che si propone come autentica, nuova e più meritevole shoah. Legittimata (leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso degli stati canaglia) più di qualunque altro dramma alla rappresaglia su scala mondiale: arianizzare la democrazia nel mondo sulla base del sistema americano. Mentre si pronunciano uno ad uno i nomi dei caduti a Ground Zero (ci vogliono tre ore almeno), nessuno spreca sillabe per quei nomi di corpi sepolti in Iraq, che superano di almeno mille gli interrati sotto le torri, partiti per vendicare con la democrazia. La maggior parte degli americani, che non sa dove siano Afghanistan e Iraq, ha almeno l'alibi di non sapere che i civili morti durante gli effetti collaterali sono molti, molti di più e probabilmente incivili che avranno fatto qualcosa per meritarselo.
God bless America.

Autore: fogliazza

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