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FOGLIAZZA
  02.07.2008 | 14:57
LODO SCHI-FANO
 
 

Ho un amico che scrive bellissime favole per bambini. Favole in cui ogni parola salta come una nota che balla, che cambia colore come una giostra, che suona come un barattolo con i sinàlcoli dentro. Scrive favole così belle che ti distrai dal ricordare che di favole siamo rimasti senza. Favole che meno male ci ha preso gusto e ne scriverà ancora.
Vorrei chiedergli una favola per i miei figli, una di quelle dove al posto di c'era... ci sarà ancora. Ma ho paura che non la sappia scrivere, perchè non può, non perchè non voglia. Gliela vorrei chiedere almeno per i miei figli, che per me vedo di cavarmela. Vorrei chiedergli di una favola che posso leggere ai miei bambini come facessi loro una promessa che potrò mantenere già a colazione. Per quella favola gli disegnerei i disegni più belli, che si potesse capire anche da chi ancora non sa leggere. Come i miei figli. Ma non so come dirgli che quella favola è troppo anche per lui, che pure le sa scrivere bene, ma non ci può fare niente. Non so come dirgli che vorrei quella favola per me, per farmela leggere dai miei figli appena potranno, con la speranza che imparino a leggere presto, che ne ho bisogno urgentemente di una favola in cui credere. Perchè ormai sono grande e ho paura di dimenticare che bisogna aver fiducia. Vorrei una favola in cui il nostro Residente della Repubblica (non il Residente del Consiglio) non approva il disegno di légge che non  lègge. Vorrei una favola in cui il nostro Presidente approva un disegno e basta, con tanti colori e mille parole che danzano intorno mentre cantano la canzone di questa favola qua.


per aderire al COMITATO PER LA LEGALITA’ E LA DEMOCRAZIA DI PARMA
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Autore: fogliazza

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