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FOGLIAZZA
  19.08.2008 | 17:07
A GIOCHI FATTI
 
 

Chissà cosa deve aver pensato (ammesso che il Governo Cinese glielo consenta), l'allenatore Sun alla conferenza stampa di scuse per la delusione nazionale Liu Xiang? "Se fossi italiano... allenatore di pallone... non fregherebbe a nessuno... e invece son qui... che quello che mi spetta lo so solo io... sniff sniff etc etc...".
Povero Sun... 
Nel paese ovaia del commercio mondiale, si ha l'impressione che nulla possa esimersi dal senso propagandistico della cosa. Liu Xiang non è più un atleta, ma un ariano comunista. Il povero Sun non è un allenatore ma un fallito che va rettificato, dal campo di gioco al campo di concentramento.
Penso al nostro paese minuscola italia... all'incapacità di piangere come orgoglio nazional popolare di far sorriso a tutto. Quando non risata grassa. Penso al contributo nostro misto a quello di tutti di aver assecondato la volontà del ventre commerciale del mondo.
Che ne sarà del povero Sun, in un paese dove non ci sono diritti umani, dove l'apparenza è un ordine e la disciplina un rigore, dove tutto s'è mantenuto in vita in nome di un'esistenza votata per scelta di regime al delirio ideologico?
Non c'è commozione nell'allenatore dell'eroe nazionale che la Cina pretendeva: c'è il terrore di chi è a fine corsa e non ha fiato per gridare.
Questa è la mia opinione, almeno questa... Made in Italy. 

Autore: fogliazza

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