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  14.07.2009 | 15:13
Onda anomala
 
 

La temperatura odierna - circa 33 gradi all'aperto, circa 44 gradi nel mio ufficio, raro baluardo incontaminato dall'aria condizionata - favorisce i pensieri balneari. Quanto vorrei essere travolto da un'onda rinfrescante... Correva l'anno 2000 quando, sulla costa atlantica del Portogallo, capitai in un luogo fantastico. Credo si chiamasse Sant'Andrea. Vi erano delle onde alte metri. Con me c'era lo Zino, che non si può certo definire "alto", in ogni caso quelle onde lo superavano di tre o quattro volte. Non esagero. Va be', lo ripeto, lo Zino non è un gigante, ma non è nemmeno un pigmeo...

La tentazione di tuffarsi in mezzo a quei mastodonti era fortissima, e così facemmo. L'onda arrivava, ti scaraventava a riva con una potenza dirompente. Ci si rialzava sconvolti e con la sabbia penetrata in tutti gli orifizi corporei. Poi è arrivata un'onda che non mi mollava più: mi avava portato a riva, ma poi voleva riportarmi indietro con sé, risucchiarmi insieme alla sabbia e ai sassi. E ancora oggi mi chiedo come non ci sia riuscita...

Autore: french

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