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  10.07.2007 | 16:04
Delusione e amarezza
 
 

Nei pressi di casa mia c'è una libreria. Una libreria che non fa parte delle varie catene che imperversano in tutte le città: Feltrinelli, Mondadori, Giunti... Si trova in una bella piazzetta dell'Oltretorrente a Parma. Una libreria preziosa perché gestita da persone gentili e competenti. Perché alcuni libri li potete trovare lì e non altrove, e se non li trovate fanno il possibile per procurarveli.

Passando in bicicletta, ho letto che fino alla fine di luglio faranno sconti dal 15 al 50% su tutti i libri. La qual cosa mi ha insospettito perchè sono sconti piuttosto ingenti... Infatti, mi fermo a parlare col proprietario e mi dice che a fine mese chiuderanno. Il bilancio non quadra, di libri non se ne vendono neanche da pareggiare i conti di fine mese! Mi spiega un po' la situazione e alla fine sono quasi più amareggiato di lui.

Perché queste realtà fanno sempre così tanta fatica a sopravvivere?
Perché ci fiondiamo tutti nelle solite due librerie delle succitate catene?

La libreria in questione si chiama Musidora (via Inzani 29, Parma), andare ora a comprarvi un libro non le consentirà di certo di rimanere aperta, ma potrebbe essere un piccolo segnale di affetto e di stima nei confronti delle persone che in questi anni hanno portato avanti con passione e dedizione il proprio mestiere di librario. Credo che se lo meritino.

Autore: french

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