Agli oscar, L’ultimo re di Scozia è riuscito a strappare una statuetta per il migliore attore protagonista: Forrest Whitaker nei panni di Amin, presidente dell’Uganda negli anni ’70. E, lasciatemelo dire, l’interpretazione di Whitaker è stata effettivamente grande e la statuetta meritata. Ma chi era Amin? Amin era un generale dell’esercito ugandese animato dalle più buone intenzioni, che, al termine di una sanguinosa guerra civile, riuscì a salire al potere a furor di popolo, e finì presto, come sin troppo spesso accade, per opprimere sotto una feroce dittatura quel popolo che voleva salvare. Ma il film non è solo Whitaker. "L’ultimo re di Scozia" è davvero bello, girato con un taglio da documentario – l’uso della camera a mano è molto frequente – per dare maggior realismo alle scene e che ha nel rapporto tra il dittatore ugandese ed il suo giovane medico scozzese il suo punto di forza. La storia viene filtrata dagli occhi del medico scozzese e quindi, le immagini, col succedersi degli eventi, si fanno sempre più crude e violente man mano che la visione ingenua e piena di speranza del giovane medico nei confronti del regime di Amin lascia spazio alla reale comprensione di ciò che gli sta accadendo attorno.
Curiosità: nel film c'è anche un'apparizione dell'agente Scully di X-files, praticamente irriconoscibile essendosi dimezzata dai tempi della fortunata serie televisiva.
Autore:
kamalafilm
|
Commenti
1 | Scrivi un
commento
|