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KAMALAFILM
  28.05.2012 | 18:27
L'abito non fa il monaco, ma il Desica7 s
 
 

Nel tardo pomeriggio di sabato ero seduto ad un tavolo a Villa Affaitati a sorseggiare del Bianco Imperiale in attesa dell'arrivo degli sposi per l'inizio della gran cena nuziale, quando il cicalio del cellulare mi segnalò l'arrivo di un nuovo messaggio.
"Abbiamo consegnato".
Due semplici parole per avvertirmi che il cortometraggio per il Desica 7 era giunto nelle mani degli organizzatori.
Anche questa volta ce l'avevamo fatta.
 
Eccomi ora a tirare le conclusioni sulla nostra partecipazione al concorso dei Pallozi (www.cremonapalloza.it).
La traccia di quest'anno era "Spazi comunicanti", con il vincolo di inserire nel corto una scena "madre".
Apparentemente il tema ci è sembrato più semplice rispetto al passato, ma in realtà ci ha portato ad interminabili discussioni, protrattesi tutta la serata del 25, fino a sabato mattina inoltrato.
A differenza di altre volte, infatti, non siamo stati d'accordo su niente, soprattutto sul significato di scena "madre".
C'è chi, come me, l'ha interpretata come la scena più importante del corto, quella che dà un senso e una chiave di lettura alla storia, indipendentemente dalla sua lunghezza.
Altri, invece, l'hanno intesa come quella scena la cui importanza e durata devono essere proporzionate rispetto alle altre scene, quasi secondo il concetto classico di sezione aurea.
Insomma, un bel casino mettere d'accordo teste ed opinioni diverse. Casino che non si è risolto nemmeno la notte, trascorsa rigorosamente in bianco dal sottoscritto, al termine della quale ho inviato "La chiave", una sceneggiatura di 3 pagine, immediatamente cestinata dagli altri.
Magari di questa meravigliosa storia di dimensioni parallele, chiavi cosmiche e schizzofrenia vi parlerò in un prossimo post, cioè fra circa sei-otto mesi, visto il ritmo con cui aggiorno il blog.
Alla fine, con un po' di musi lunghi e profonde borse sotto gli occhi, si è optato per una breve storia di Tala e Ciacio, "La connessione", che nel giro di un'oretta mettono nero su bianco e da ambientare completamente nell'appartamentino di Tala.
Più di tanto non ho voluto polemizzare con le scelte del gruppo, vista la mia limitata disponibilità per via di un matrimonio a cui devo partecipare nel pomeriggio.
Ed è proprio per colpa di questo matrimonio che mi presento alle riprese in gessato nero, l'abito ideale, a detta degli altri, non solo per la cerimonia nuziale, ma anche per il ruolo di coprotagonista, un medico che deve entrare in comunicazione con un paziente in coma da settimane, la cui mente non dà segni di risveglio a stimoli esterni.
Riesco a concludere la mia parte giusto in tempo per adempiere ai miei impegni pomeridiani e lascio per la prima volta il lavoro di montaggio agli altri, chiudendo la mia partecipazione al Desica per le 14:30.
Di quello che è successo dopo so molto poco, ma sono riuscito a vedere il video il giorno seguente.
La storia, come dicevo, non mi ha convinto a pieno, ma la regia mi è parsa buona, nonostante la frenesia con cui si è girato, dove ogni scena doveva essere per forza buona al primo colpo.
Anche la musica, scovata dal Ciacio non so dove, aveva il suo fascino.
Il montaggio, invece, sempre per la fretta, lascia un po' a desiderare e qualche errore di troppo c'è, ma è il Desica e queste cose ci stanno.
 
Nel prossimo post vi mostrerò il video e vi darò le mie impressioni sulla serata di chiusura del Desica7, in cui verranno svelati tutti i video in concorso…sempre che riesca a partecipare, visto che un nuovo matrimonio è all'orizzonte. Quale?
La risposta nella prossima puntata.
 
..to be continued...
 
Pigi

Autore: kamalafilm

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