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KAMALAFILM
  04.07.2012 | 13:46
Attimi di sport
 
 

Cremona città europea dello sport nel 2013?!
Davvero?
La notizia apparsa sul giornale locale è stata quanto meno sorprendente. Eppure era tutto vero.
Mi sembrava difficile credere che Cremona fosse stata scelta come città europea dello sport, quando le squadre cittadine arrancano in leghe minori o, peggio, rischiano l'uscita dalla scena sportiva per mancanza di fondi.
Comunque, forte del suo titolo, Cremona ha ospitato per la prima volta il 10 Giugno scorso una tappa del "Sprint Triathlon European Cup", competizione in cui atleti di tutto il mondo si sono dati battaglia in tre diverse discipline: nuoto, ciclismo e corsa.
Si chiama Sprint Triathlon perché prevede solo 750 metri di nuoto nelle acque libere (e ghiacciate!) del Porto Canale, seguiti da una pedalata di 20km in un circuito cittadino e da una sgambata di 5 km per le strade del centro.
Una bazzecola insomma!
A prima vista, leggendo le distanze da percorrere, sembra una cosa fattibile anche dallo sportivo della domenica come il sottoscritto, ma già durante la gara femminile mi sono dovuto ricredere nel vedere "normali" signorine dalla calotta rosa volare sull'acqua come motoscafi, ed impiegare un tempo di dieci volte inferiore a quello che, solitamente, mi serve per coprire la medesima distanza in piscina.
Davvero una prestazione fisica straordinaria di questi atleti, che mi hanno lasciato a bocca aperta per l'energia sprigionata in acqua e sull'asfalto!
Energia che ho cercato di immortalare attraverso una serie di scatti sia nei momenti antecedenti la gara, che durante la competizione vera e propria.
Era la prima volta che mi cimentavo nella fotografia sportiva e, di tante foto scattate, solo alcune mi hanno soddisfatto.
Su flickr potete vedere una piccola galleria delle mie foto.
Fatemi sapere cosa ne pensate, cliccando qui.

 


 
Pigi

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  23.06.2012 | 21:00
Tre idee sbagliate e Robert Capa
 
 

Se dovessi fare una classifica delle tre idee sbagliate di domenica scorsa, le ordinerei nel seguente modo: visita all'IKEA di Brescia alle 10 del mattino, passeggiata per il centro storico di Verona alle ore 13, panino rapido in un bar con vista Arena di Verona. Il risultato di queste idee è che all'Ikea vago senza meta tra mobili dagli assurdi nomi nordici, con la palpebra che mi si chiude ripetutamente in stile clèr. Almeno si fossero chiamati Thor, Loki o qualsivoglia divinità asgardiana, l'avrei anche potuto sopportare, invece mi arrendo alla noia e devo battere in ritirata. Ma ritirata dove?
Bhè, Verona è ad uno sputo, mi dico. Così nel giro di mezzora faccio ingresso in quella che, nei telegiornali serali, verrà definita la città più calda di giornata coi suoi 38°C.
Furbescamente, sfruttando l'effetto canicola per evitare la ressa, mi aggiro per le vie della bellissima città scaligera, saltando di ombra in ombra, pur di trovare un po' di refrigerio dal caldo torrido che liquefa strade e palazzi, incluso il sottoscritto. Meno male che c'è un bar all'orizzonte, dove posso trovare un po' di riposo, un posto a sedere con aria condizionata e una bella vista sull'Arena.
Meglio di così...Peccato che quel panino e quella coca mi costino come un week-end in un hotel cinque stelle. Ma almeno la vista è davvero ottima, mi dico sconsolato, mentre striscio la mia carta di credito sotto gli occhi della barista, che presto rileverà il Billionaire di Briatore, a suon di panini prosciutto e oro.
A salvarmi da una domenica che si sta mettendo di male in peggio ci pensa però Robert Capa.
Sì, proprio lui. Il fotoreporter famoso per i suoi scatti in alcuni dei più importanti teatri di guerra del XX secolo.
A Verona, oltre ad un caldo boia e panini extralusso, c'è pure una mostra su Robert Capa nella bellissima cornice del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, suggestiva area archeologica, ricca di testimonianze romane, longobarde e medievali.
Guidato dal mio recente interesse per il mondo della fotografia ed allettato dalla possibilità di godere della frescura dell'aria condizionata, decido di visitare la mostra.
Non ne so molto di Robert Capa a dire il vero, ma conosco alcune delle sue fotografie durante la guerra civile spagnola. Anzi, ora che ci penso bene, a Stoccarda avevo visto una mostra fotografica dedicata a Gerda Taro, che assieme a Capa, suo compagno e collega, aveva documentato la guerra in Spagna, finendo uccisa sul fronte a soli 26 anni.
Ed in effetti, passando di sala in sala, da uno scenario di guerra all'altro, si scopre quanto la vita del fotoreporter fosse pericolosa.
Gli scatti sono sempre dannatamente vicini all'azione, proprio nel mezzo delle battaglie, tanto che a volte sembra quasi di sentirsi puntare addosso la canna di un fucile o di un mitra.
Se le fotografie di Capa sono famose per aver immortalato importanti momenti di guerra, come lo sbarco in Normandia, sicuramente lo sono altrettanto quelle della gente comune, che in quel contesto si trovò a dover vivere la propria quotidianità, tra macerie, attacchi aerei e la paura di non sapere cosa sarebbe accaduto l'indomani.
Il viaggio fotografico sulla vita ed i lavori di Robert Capa parte dal suo primo reportage a Copenaghen, durante una conferenza di Trotsky, passando agli anni del Fronte Popolare a Parigi, la guerra di Spagna, l'invasione giapponese della Cina, per arrivare allo scoppio della seconda guerra mondiale, seguita su diversi fronti di battaglia. Prosegue poi con i reportage della sua visita in Unione Sovietica ed in Israele, fino a quello sulla guerra in Indocina, dove perderà la vita saltando su una mina antiuomo nel 1954.
La mostra si chiude con una serie di ritratti di amici di Capa, artisti straordinari come Hemingway, Matisse, John Huston e Picasso.
Mentre esco nuovamente alla luce bollente del sole, il mio pensiero è ancora su quelle immagini e sul coraggio di un uomo nell'affrontare così da vicino i pericoli più estremi, armato semplicemente di una macchina fotografica per dare la propria testimonianza di eventi, che hanno cambiato e spesso sconvolto la storia di intere popolazioni.
Il modo di intendere la fotografia di Robert Capa è tutto racchiuso in una sua celebre frase: "If your photographs aren't good enough, you're not close enough".

La mostra su Robert Capa durerà fino al 16 settembre 2012.

 

Pigi

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  11.06.2012 | 18:02
And the winner is...
 
 

Riassunto della puntata precedente.
Un gruppo di brizzolati appassionati di cinema si ritrova catapultato nella tana di Tala per dar vita al corto che parteciperà al Desica 7.
Il tema è "spazi comunicanti", con il vincolo di includere una scena madre.
Quel corto, tra matrimoni, gite scout, cene improcastinabili e una notte insonne, viene girato col classico metodo Kamalafilm: totale e sistematica improvvisazione.
Nonostante tutto, i nostri videomaker da strapazzo riescono a concludere il loro lavoro ed a consegnare in tempo.
Riusciranno i nostri videoeroi a conquistare l'ambito riconoscimento di Cremonapalloza?
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E' la serata del 01 giugno quando prendiamo posto in sala, in attesa della proiezione dei corti in concorso.
Siamo in una delle ultime file, schierati quasi al completo, ma con la pesante assenza di Tala, uomo factotum de "La connessione" (clicca per vederlo).
Sono sue infatti la storia (in compartecipazione col Ciacio), la regia, il ruolo da protagonista e la scenografia.
Non vedo l'ora di vedere il nostro corto, ma soprattutto spero di vederlo il prima possibile perchè ho un addio al celibato a cui partecipare.
La mia fretta invece viene premiata con la posizione n.23 nell'ordine di proiezione, cioè ore 23:30!
La solita sfiga!
Tizio e Tizia, i due VJ usciti dalla porta sul retro di MTV, conducono bene la serata e lanciano i corti uno dietro l'altro.
Tizio, poi, sembra più in palla rispetto alle ultime edizioni, nonostante sbagli la dizione del 50% dei titoli.
La qualità di proiezione, noto con piacere, è decisamente migliorata rispetto a due anni fa.
Veniamo ai corti.
Di tutti i video visti, il migliore è "Frontali" de Gli Incensurati di Cabot Cove, che alla fine è risultato il vincitore.
Ben girato, ben raccontato e ben recitato. Insomma, un ottimo lavoro di squadra.
La storia ruota attorno ad una strana macchina per fototessere e questo mi ha rammentato una sottotrama de "Il favolo mondo di Amelie", in cui Mathieu Kassovitz collezionava le fototessere, che un tizio si scattava nelle macchinette della rete metropolitana di Parigi per poi buttarle subito via.
Altri corti altrettanto meritevoli ai miei occhi sono stati "The weird single" degli Old School Hollywood2/3, "Marco cerca ragazza..." de La barba di Bamboo (inspiegabilmente all'asciutto di premi), "Interferenze" de La settima arte (gruppo che più di altri, anno dopo anno, mostra i miglioramenti tecnici più significativi) e "I comunicanti" di The fyoi de la schifooza.
Avevo invece grandi attese dai Los Peligros e dai KWMC, ma queste sono andate disattese.
Il primo aveva una comicità fiacca e banale, in stile del peggior De Sica, il secondo aveva invece una bella idea di fondo, ma la mancanza di un finale non ne ha saputo cogliere il potenziale, lasciandomi la sensazione di aver visto un bel esercizio di stile e nulla più.
E, siamo onesti, suvvia, la terza delusione del Desica7 siamo noi! La mancanza di idee ed il modo approssimativo con cui abbiamo affrontato la realizzazione per via del poco tempo a disposizone sono stati amplificati ulteriormente dalla proiezione su maxischermo.
Delle poche idee, e di un corto che in fondo ha detto poco anche a chi vi partecipava, ho già parlato nel post precedente.
Tecnicamente, poi, inquadrature troppo strette da rendere invisibili dettagli importanti ed un audio a singhiozzo hanno dato il colpo di grazia al nostro lavoro.
Peccato! Sarà per la prossima volta, maledizione!
Almeno mi fossi rifatto della delusione post-desica7 con il grigliatone di addio al celibato di French.
Invece, a causa della proiezione, sono arrivato così tardi, che ormai erano rimaste da grigliare solo le zanzare.
Arghhhh!!!!
 
…to be continued…
 
 Pigi

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  28.05.2012 | 18:27
L'abito non fa il monaco, ma il Desica7 s
 
 

Nel tardo pomeriggio di sabato ero seduto ad un tavolo a Villa Affaitati a sorseggiare del Bianco Imperiale in attesa dell'arrivo degli sposi per l'inizio della gran cena nuziale, quando il cicalio del cellulare mi segnalò l'arrivo di un nuovo messaggio.
"Abbiamo consegnato".
Due semplici parole per avvertirmi che il cortometraggio per il Desica 7 era giunto nelle mani degli organizzatori.
Anche questa volta ce l'avevamo fatta.
 
Eccomi ora a tirare le conclusioni sulla nostra partecipazione al concorso dei Pallozi (www.cremonapalloza.it).
La traccia di quest'anno era "Spazi comunicanti", con il vincolo di inserire nel corto una scena "madre".
Apparentemente il tema ci è sembrato più semplice rispetto al passato, ma in realtà ci ha portato ad interminabili discussioni, protrattesi tutta la serata del 25, fino a sabato mattina inoltrato.
A differenza di altre volte, infatti, non siamo stati d'accordo su niente, soprattutto sul significato di scena "madre".
C'è chi, come me, l'ha interpretata come la scena più importante del corto, quella che dà un senso e una chiave di lettura alla storia, indipendentemente dalla sua lunghezza.
Altri, invece, l'hanno intesa come quella scena la cui importanza e durata devono essere proporzionate rispetto alle altre scene, quasi secondo il concetto classico di sezione aurea.
Insomma, un bel casino mettere d'accordo teste ed opinioni diverse. Casino che non si è risolto nemmeno la notte, trascorsa rigorosamente in bianco dal sottoscritto, al termine della quale ho inviato "La chiave", una sceneggiatura di 3 pagine, immediatamente cestinata dagli altri.
Magari di questa meravigliosa storia di dimensioni parallele, chiavi cosmiche e schizzofrenia vi parlerò in un prossimo post, cioè fra circa sei-otto mesi, visto il ritmo con cui aggiorno il blog.
Alla fine, con un po' di musi lunghi e profonde borse sotto gli occhi, si è optato per una breve storia di Tala e Ciacio, "La connessione", che nel giro di un'oretta mettono nero su bianco e da ambientare completamente nell'appartamentino di Tala.
Più di tanto non ho voluto polemizzare con le scelte del gruppo, vista la mia limitata disponibilità per via di un matrimonio a cui devo partecipare nel pomeriggio.
Ed è proprio per colpa di questo matrimonio che mi presento alle riprese in gessato nero, l'abito ideale, a detta degli altri, non solo per la cerimonia nuziale, ma anche per il ruolo di coprotagonista, un medico che deve entrare in comunicazione con un paziente in coma da settimane, la cui mente non dà segni di risveglio a stimoli esterni.
Riesco a concludere la mia parte giusto in tempo per adempiere ai miei impegni pomeridiani e lascio per la prima volta il lavoro di montaggio agli altri, chiudendo la mia partecipazione al Desica per le 14:30.
Di quello che è successo dopo so molto poco, ma sono riuscito a vedere il video il giorno seguente.
La storia, come dicevo, non mi ha convinto a pieno, ma la regia mi è parsa buona, nonostante la frenesia con cui si è girato, dove ogni scena doveva essere per forza buona al primo colpo.
Anche la musica, scovata dal Ciacio non so dove, aveva il suo fascino.
Il montaggio, invece, sempre per la fretta, lascia un po' a desiderare e qualche errore di troppo c'è, ma è il Desica e queste cose ci stanno.
 
Nel prossimo post vi mostrerò il video e vi darò le mie impressioni sulla serata di chiusura del Desica7, in cui verranno svelati tutti i video in concorso…sempre che riesca a partecipare, visto che un nuovo matrimonio è all'orizzonte. Quale?
La risposta nella prossima puntata.
 
..to be continued...
 
Pigi

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  07.05.2012 | 20:22
L'anno sabbatico
 
 

E’ passato un anno dall’ultima volta.
Quasi un anno sabbatico di lontananza da questo blog.
Era la volta del DESICA 6, quella in cui non riuscii a partecipare per mancanza di una squadra.
Per l’edizione numero 7 ce la farò?
Thor, Iron Man e Capitan America sono già stati avvertiti e spero che presto risponderanno al grido di "Videomakers uniti!"
 
To be continued…
 
 
Pigi

Autore: kamalafilm | Commenti 0 | Scrivi un commento

  08.06.2011 | 23:23
Desica VI: Kamalafiasco
 

Finalmente è arrivata la sesta edizione del Desica, concorso di cortometraggi da realizzare in 24 ore, che quest’anno si svolge dal 27 al 28 maggio.
Non vedo l’ora di partecipare.
Sento già l’adrenalina montarmi dentro, mentre cerco di immaginarmi il tema proposto dalla commissione e come riuscirò a svilupparlo.
Sono certo che sarà la solita corsa contro il tempo.
Eccola qui, la sana ansia da Desica!
Mi iscrivo e, sicuro che la banda di Kamala sia pronta ad entrare in azione come ogni anno, procedo con le convocazioni.
Il primo della lista è il Foggio. Ma mi risponde che parteciperà in solitario con la sua dolce metà.
Poi passo a Ra, ma è impegnato con il trasloco alla casa nuova.
Corrado è via per un battesimo a Brescia e Tala lavora tutto il sabato.
Ciacioz e la Mari sono ad un matrimonio.
Ruffo è in attesa che sua moglie partorisca e non se la sente.
Kastel è in ferie in Toscana a fare la bella vita e bere fiumi di Chianti.
Disperatamente tento con Fedele, ma deve fare le pulizie in casa e fondamentalmente del Desica non gliene frega un granché.
Infine vengo contattato da French che mi illude con una sua possibile partecipazione assieme a Fabio Iaschi.
Anche quest’ultima possibilità, però, si rivela un buco nell’acqua.
Inesorabilmente arriva Venerdì 27 e mi presento al Desica, confermando lo stesso la mia iscrizione.
Il tema è “radici, tradimento”.
Sono solo le otto di sera, mi dico, c’è ancora tempo per raccattare qualcuno. Magari in serata o nella mattinata seguente.
Le ore passano mentre scrivo una storia di un paio di pagine dove un tizio, il protagonista, stringe un patto col diavolo per tornare indietro nel tempo al giorno in cui la moglie perse la vita in un incidente stradale.
Ormai è mattino. Il tizio è stato catapultato nel passato per salvare la moglie, ma è tardi quando si accorge di essere stato fregato dal diavolo.
Metto la parola fine alla mia mini sceneggiatura, ma nessuno ha risposto al mio appello per realizzarla.
Con l’amaro in bocca, non mi resta che rinunciare.
Preparo la borsa, salto sulla bici e mi avvio verso il parco di Isola Giarola.
Almeno mi godrò il sole caldo di una giornata che sa già di estate.
Mentre pedalo pigramente nel verde della campagna piacentina, mi chiedo quale sarà il tema del Desica7.


P.S.: Per la cronaca, il Foggio è riuscito a terminare il suo lavoro, ma è stato squalificato per problemi di copyright sulle musiche. Sembra che Vivaldi non gli abbia concesso i diritti.
Qui potete vedere il sui video, ma acqua in bocca con Vivaldi!

 

Link video Foggio: http://www.youtube.com/watch?v=g8J63gumhMo&feature=mfu_in_order&list=UL

 

Pigi

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  20.04.2011 | 21:29
Metamorfosi
 

Metamorfosi è il titolo del più famoso racconto di Kafka, e, nel mio piccolo, la spontanea considerazione della direzione intrapresa da Kamalafilm.
Ormai la produzione di piccoli cortometraggi casalinghi è sempre più rara: coinvolgere più persone dalle disponibilità differenti è diventata un’acrobazia per stunt-man navigati.
Se non fosse per il DESICA – aspetto impazientemente di scoprire se ci sarà un DESICA6- probabilmente non realizzerei più storie per immagini.
Ma il desiderio di fare video, per quanto mi riguarda, è rimasto intatto.
E per soddisfare ancora questa voglia, ho dovuto puntare l’obiettivo della mia videocamera su nuovi soggetti.
Così eccomi a filmare gli eventi di Tapirulan (Calendario 2008, 2009 e 2011, oltre che Souvlaki) per ricomporli in clip in post-produzione per le attività promozionali dell’associazione dei tapiri.
E poi i matrimoni. Dopo le riprese delle nozze di Ilaria, ora mi aspettano quelle di Richard in terra slovacca.
Infine l’ultima e più imprevedibile frontiera è quella dei video aziendali, che ha recentemente visto me e il Foggio alle prese con un filmato (in inglese) per lanciare un siero anti-età sul mercato parafarmaceutico americano.

Pigi


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  12.02.2011 | 13:48
Shot and Fist
 

Tanto tempo fa, due amici mi chiesero aiuto per realizzare il loro primo corto. Ma che aiuto e aiuto, dopo un'iniziale spinta, alcune note sulla sceneggiatura, altro non ho (e non abbiamo) fatto che non fosse apparire come cast e tenere la videocamera come seconda unità. Il resto è stato un gran lavoro di Marco e Fabio Riva. Bravi bravi!

http://vimeo.com/19672025

Buona visione

Autore: kamalafilm | Commenti 0 | Scrivi un commento

  27.01.2011 | 21:15
Christmas Rock
 

All'incirca un anno fa, mentre ero in Germania per un periodo di 12 settimane, Fabio & C. girarono nel giro di un week-end una storia natalizia da me scritta.
I protagonisti del cortometraggio, una commediola di cinque minuti circa, sono Ciacioz, Luca Riboni e Max Talamazzi, già presenti in altri video di Kamalafilm.
Da segnalare anche la presenza femminile di Annica Caffi, alla sua prima partecipazione ai nostri video.
Una bozza del corto è stata pubblicata su youtube durante lo scorso Natale, ma una nuova versione verrà rivista nelle prossime settimane per sistemare fotografia e audio, che risentono del fatto di aver usato due videocamere completamente diverse tra loro.
 
Buon Natale a tutti!


Autore: kamalafilm | Commenti 0 | Scrivi un commento

  24.10.2010 | 18:31
Souvlaki Vs Inception
 

Cosa c'entra Leonardo Di Caprio, nei panni dell'agente Cobb, con Alberto Calorosi, alias Ufj?

Qual è il legame tra Inception e Souvlaki?

Nessuno probabilmente. Il buon Ufj non ci farà viaggiare dentro ai nostri sogni, ma più semplicemente attraverso le pagine di un libro. Souvlaki, l'ultima antologia di racconti di Tapirulan. Sull'onda dell'entusiasmo per il film di Christopher Nolan, ho attinto a piene mani da Inception per realizzare un trailer-documentario del Souvlaki Day (24.04.2010). Forse un po' troppo thriller le musiche di Zack Hemsey per lo spiedino di racconti e illustrazioni di Tapirulan, ma non importa. Mi sono divertito un sacco a montarlo. Ora sta a voi giudicare il risultato.

Come curiosità, vi segnalo che su Youtube, si trovano una miriade di trailer di film rifatti con l'inception style. Qui ne potete trovare qualcuno davvero spassoso e totalmente inaspettato.

Dark knight: http://www.youtube.com/watch?v=KGdQURlmsjc

Memento: http://www.youtube.com/watch?v=ckBzP7TgkCA

Step Up3D: http://www.youtube.com/watch?v=figy5UV26ZY

300: http://www.youtube.com/watch?v=q78GJW6K6g4&feature=related

Toy Story 3: http://www.youtube.com/watch?v=jHJwgA54Gqk&feature=related

Star Wars: http://www.youtube.com/watch?v=SPDpbJKfuw4&feature=related

Space Jam: http://www.youtube.com/watch?v=RbHW9jiRNAc&feature=related

Jurassic park: http://www.youtube.com/watch?v=1Est38y9Bs8&feature=related

Scemo e più scemo: http://www.youtube.com/watch?v=zLDx-BPgxxA&feature=related

Autore: kamalafilm | Commenti 0 | Scrivi un commento

 
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