Gioiello romanico fuori, fecondo spazio espositivo dentro. La sconsacrata chiesa di Sant’Andrea è presente nei documenti a partire dal 1216, ma venne ricostruita quasi interamente dal preposto Beato Martino nel 1260. Nel diciottesimo secolo nuove modifiche l’hanno irrobustita, anche attraverso pilastri volti a formare vani adibiti a cappelle. Nuovi affreschi l’hanno inoltre arricchita col passare dei secoli. Oggi la chiesa di Sant’Andrea, abbandonata la funzione rituale e religiosa, è un noto spazio espositivo che permette interazione artistica, accogliendo mostre ed eventi culturali fra cui la mostra della seconda edizione del concorso fotografico di Tapirulan.