Dobbiamo ammettere la nostra modesta lungimiranza. Del resto chi sta su un tapirulan si muove ma non si sposta, quindi non riesce a vedere troppo in avanti. Così quando dopo la metà di febbraio in Italia è arrivato il virus SARS-CoV-2 – per gli amici Coronavirus – Tapirulan ha subito pensato che si trattasse di una gitarella passeggera, che fosse uno di quegli ospiti che responsabilmente capisce subito di essere indesiderato e dopo tre giorni se ne va. Sembrava proprio che una volta tanto ci avessimo visto giusto: sabato 22 febbraio nella nostra Cremona veniva sbaraccato il mercato per il timore di contagi. Esagerati, abbiamo pensato… Il 26 febbraio infatti il mercato ripartiva con gran fiducia, anche se con sparuti acquirenti. Visto? Ve l’avevamo detto che era solo di passaggio!

Macché, quello si era subito impuntato che voleva rimanere a tutti i costi. Sbaracca tutto un’altra volta. Basta baci, basta abbracci e soprattutto basta aperitivi. Veramente noi avremmo una mostra da inaugurare a Nervi il 7 marzo insieme a Bruno Bozzetto, mica si può fare senza almeno un brindisi… Insomma, se si potesse accellerare la ripartenza di questo virus… Non bisogna temere che si offenda, glielo si dice chiaro e tondo che ha rotto i coglioni, così se ne va. Se volete glielo diciamo noi.

Niente, quello continua a fare orecchie da mercante. Intanto la mostra Super a Nervi – già allestita a metà – viene rimandata di un paio di settimane. Va beh, dai, inaugureremo il primo giorno di primavera, il 21 marzo: è una bella data, tutto sommato. Immagina che meraviglia il parco di Nervi, il sole, il profumo del mare…

Forse. Come forse? Non scherziamo: va bene essere prudenti, ma il parco, il sole, il profumo del mare dove li mettiamo?
A casa, state a casa! Il 7 marzo assistiamo increduli alla conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che annuncia un paio di settimane di permanenza domestica e chiusura delle attività. È il lockdown.

Dobbiamo ammettere la nostra modesta conoscenza dell’inglese. Fateci capire: che significa lockdown? Sembra il titolo di un film con Arnold Schwarzenegger. Lockdown nei paesi anglosassoni è un protocollo d’emergenza che consiste nell’impedire a delle persone o a delle informazioni di lasciare una determinata area, dice Wikipedia. Insomma, si chiude tutto tranne le attività essenziali e le tabaccherie. Poco lungimiranti sì, maldestri nelle lingue pure, ma non così tonti da non capire che la nostra attività non rientra tra quelle essenziali (e fa un certo effetto scoprirlo così brutalmente) e nemmeno tra le tabaccherie. I nostri concittadini si dimostrano ligi alle nuove disposizioni, le strade e le piazze di Cremona intorno al 10 marzo sono desolate e spettrali, anche perché la città è una delle più colpite dalla diffusione del virus, che ha causato centinaia di malati di COVID-19.

Cremona – Piazza Duomo

Nel frattempo si susseguono posticipi e annullamenti di eventi, mostre, fiere, progetti, in quantità inversamente proporzionale all’incremento degli esperti di virologia. Quindi non si va nemmeno alla Fiera di Bologna? Forse più avanti. Anzi no: annullata. Arrivano i tempi cupi dei resoconti di contagiati e deceduti, delle mascherine utili o inutili, del poi seremo migliori o peggiori comunque non come prima, delle autocertificazioni per uscire, dei rosari, degli hashtag #iorestoacasa e #andràtuttobene, della diffidenza sociale, con una nota di pruriginoso astio nei confronti della neonata categoria dei runners. Ma sul tapirulan si può ancora correre? Tranquilli, solo quelli che trottano sugli argini vengono bersagliati di improperi. Il lockdown viene posticipato, ancora due settimane, poi ancora non si sa. I muri di casa sembrano sempre più spessi. Ma proprio sui quei muri campeggia la pagina di marzo del nostro calendario 2020, con l’illustrazione di Daniela Pareschi che sottolinea i privilegi della vita casalinga. Forza!, i veri supereroi stanno in casa in questo periodo, ci scrive la nostra amica Sara Mazza. E nelle corsie degli ospedali naturalmente.

L'illustrazione di Daniela Pareschi nel mese di marzo del calendario 2020 di Tapirulan

L’illustrazione di Daniela Pareschi nel mese di marzo del calendario 2020 di Tapirulan

Dobbiamo ammettere il nostro pessimismo. Va bene, va bene, l’abbiamo capito, un po’ tardi – ad aprile – ma l’abbiamo capito: fino a settembre non si fa nulla. E anche dopo le previsioni sono complicate. Qualcuno ci telefona per sentire se stiamo bene, visto che Cremona è così vessata. Qualcuno ci scrive e chiede se è in programma il nuovo concorso di illustrazione o se faremo Affiche. Qualcun altro  – come Maurizio Baselli – ci invia un disegno divertente che strappa un sorriso.

Tapirulan ai tempi del coronavirus - Disegno di Maurizio Baselli

Tapirulan ai tempi del coronavirus – Disegno di Maurizio Baselli

Cosa faremo ancora non lo sappiamo con certezza. Acclarato che la lungimiranza non compare nella lista delle virtù possiamo solo affidarci alla speranza di rivedere al più presto i tanti amici del nostro Tapirulan. Noi continueremo a correrci sopra con energia e passione: se non ci porterà da nessuna parte aumenteremo la velocità.

Buona Pasqua amici!

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