
I romanzi di Stella Poli e Carmen Verde
Non parliamo spesso di letteratura da queste parti. L’ultima volta, se la memoria non ci inganna, è stata per promuovere la stampa da parte di Gutenberg, nelle migliori tipografie di
Non parliamo spesso di letteratura da queste parti. L’ultima volta, se la memoria non ci inganna, è stata per promuovere la stampa da parte di Gutenberg, nelle migliori tipografie di
All’ora di pranzo ascoltavamo la radio. A Robbi non piaceva conversare: veniva a casa, l’accendeva e si metteva a tavola. Non ricordo cosa avessi preparato quel giorno, fatto sta che
Ci sono tantissime cose di mio padre e mia madre che non ho mai capito, e per la maggior parte di queste ho perso sia la speranza che la curiosità.
Tutti i lunedì vado al cinema allo spettacolo delle 18.30, rigorosamente da solo. Un’innocua abitudine o un comportamento compulsivo, non lo so. Trattandosi di me, sospetto la seconda. Il primo
Ti accorgi di invecchiare quando nel cassetto ci sono i ricordi invece dei sogni. Nonno Giovanni era un nonno da taschino e quando lo lasciavi solo cadeva nel cassetto e
Negli anni della contestazione giovanile c’ero anch’io. Il sabato pomeriggio sventolavo la bandiera rossa in piazza. Andavo in manifestazione perché c’era la Marina. Avrei voluto conoscerla e farci l’amore, ma
Giovanni Chianchiere sedeva col volto sui pugni e i pugni sul bancone. Il barista lo guardava, afflitto. Giovanni con movimenti ondulatori faceva scricchiolare il suo sgabello. Era infastidito dallo sgocciolare
Mi hanno detto una volta che diventare vecchi è una cosa che succede poco a poco, un giorno dopo l’altro, ma io so che non è vero. L’ho vista, mia
Come se, oltre che calciarlo, ci fosse altro da fare, con un pallone. Non ci riesco con Silvio, si diceva sua madre mentre lui inseguiva il pallone sul piazzale davanti
La luce blu della televisione diceva che in Madagascar si trovano i gechi con la coda a foglia, che per vivere e sopravvivere si confondono sui rami. A vederli, hanno
Era il 1999, e da lì a un anno sarebbe cambiato il millennio. Un numerino che ne precede altri tre aveva raccolto mille anni di epoche umane. La mucca fissava
Tancredi, già il nome. Dopo un’ora si era rivenduto la prefazione del suo primo libro, se ci parlavi tutto il giorno potevi fare a meno di leggere l’opera omnia. Però
La dislocazione degli organi a fronte di un cuore spezzato è una sindrome comune, a lungo decorso ma con esito positivo, che si verifica in soggetti ambosessi in seguito a
Da giorni facevo le prove: mi mettevo distesa sul letto, a mani giunte. Una volta rubai addirittura un ciclamino dalla pianta di mamma sul terrazzo e lo tenni fra le
Minghì era lo scemo del villaggio, anche se noi avremmo picchiato chiunque avesse osato chiamarlo così. Quando frequentavamo le elementari, entrava all’intervallo nel cortile della scuola con il suo Ciao,
«Va bene, fine dei sogni. Però adesso ti tocca.» Affacciato sul bordo dell’argine in cemento, Mate guardava l’acqua del fiume quasi ferma, che se ne stava tranquilla a rimbalzare l’ultimo
Sabato 9 febbraio alle 17 vedrà la luce Sjette, la sesta antologia di racconti di Tapirulan (clicca qui per vedere le altre). Conosceremo i 15 scrittori pubblicati, a cominciare da
Hai visto che oggi è l’ultimo giorno per partecipare al Concorso di illustrazione di Tapirulan?