La pasta
Ci sono tantissime cose di mio padre e mia madre che non ho mai capito, e per la maggior parte di queste ho perso sia la speranza che la curiosità.…
Ci sono tantissime cose di mio padre e mia madre che non ho mai capito, e per la maggior parte di queste ho perso sia la speranza che la curiosità.…
Tutti i lunedì vado al cinema allo spettacolo delle 18.30, rigorosamente da solo. Un’innocua abitudine o un comportamento compulsivo, non lo so. Trattandosi di me, sospetto la seconda. Il primo…
Ti accorgi di invecchiare quando nel cassetto ci sono i ricordi invece dei sogni. Nonno Giovanni era un nonno da taschino e quando lo lasciavi solo cadeva nel cassetto e…
Negli anni della contestazione giovanile c’ero anch’io. Il sabato pomeriggio sventolavo la bandiera rossa in piazza. Andavo in manifestazione perché c’era la Marina. Avrei voluto conoscerla e farci l’amore, ma…
Giovanni Chianchiere sedeva col volto sui pugni e i pugni sul bancone. Il barista lo guardava, afflitto. Giovanni con movimenti ondulatori faceva scricchiolare il suo sgabello. Era infastidito dallo sgocciolare…
Mi hanno detto una volta che diventare vecchi è una cosa che succede poco a poco, un giorno dopo l’altro, ma io so che non è vero. L’ho vista, mia…
Come se, oltre che calciarlo, ci fosse altro da fare, con un pallone. Non ci riesco con Silvio, si diceva sua madre mentre lui inseguiva il pallone sul piazzale davanti…
La luce blu della televisione diceva che in Madagascar si trovano i gechi con la coda a foglia, che per vivere e sopravvivere si confondono sui rami. A vederli, hanno…
Era il 1999, e da lì a un anno sarebbe cambiato il millennio. Un numerino che ne precede altri tre aveva raccolto mille anni di epoche umane. La mucca fissava…
All’ora di pranzo ascoltavamo la radio. A Robbi non piaceva conversare: veniva a casa, l’accendeva e si metteva a tavola. Non ricordo cosa avessi preparato quel giorno, fatto sta che…
Tancredi, già il nome. Dopo un’ora si era rivenduto la prefazione del suo primo libro, se ci parlavi tutto il giorno potevi fare a meno di leggere l’opera omnia. Però…
La dislocazione degli organi a fronte di un cuore spezzato è una sindrome comune, a lungo decorso ma con esito positivo, che si verifica in soggetti ambosessi in seguito a…
Da giorni facevo le prove: mi mettevo distesa sul letto, a mani giunte. Una volta rubai addirittura un ciclamino dalla pianta di mamma sul terrazzo e lo tenni fra le…
Minghì era lo scemo del villaggio, anche se noi avremmo picchiato chiunque avesse osato chiamarlo così. Quando frequentavamo le elementari, entrava all’intervallo nel cortile della scuola con il suo Ciao,…
«Va bene, fine dei sogni. Però adesso ti tocca.» Affacciato sul bordo dell’argine in cemento, Mate guardava l’acqua del fiume quasi ferma, che se ne stava tranquilla a rimbalzare l’ultimo…
Allora, ve lo spiego per l’ultima volta, le cose sono andate così: c’è quest’uomo che cammina per la strada, mi viene incontro. Ha una maglietta azzurra con un disegno rosso…
Guardavo l’uomo, quell’uomo, l’uomo nel parco, lo conoscevo di vista. Parlavo con un’altra persona e lo guardavo. Lo guardavo mentre gironzolava per il campo da basket da solo. Aveva una…
Come, già finito? Non scherziamo, torna sotto la doccia che sei pieno di schiuma. Sì. Lì sul fianco. Non quello, l’altro. Quale, dici? Quanti fianchi hai? E tu, Gianni, le…
Il primo dente Julius me lo tolse senza anestesia. Forse, pensò, sarebbero bastati i suoi occhi verdi, con delle strane ombre a forma di foglia, quasi ci crescesse dentro la giungla intera. Puzzava di acquavite.
La bambina obesa poggia il piede sulla tazza di plastica gialla, la tazza rotante della giostra; scarta i cavalli con la criniera spelacchiata, l’elefante elicottero, lo scuolabus in miniatura e…
Chiamano: «Bastiani, vieni». Bastiani si alza, si passa le mani sul petto come se fosse la prima volta che tocca la stoffa ruvida, e le pieghe, e quel bottone che…
Antonio sarà a casa verso le diciotto, a meno che non decida di fermarsi in rosticceria e dal fiorista; in tal caso rientrerà intorno alle diciotto e trenta, ma questo…
La battuta di caccia era iniziata presto quella mattina, troppo per il maresciallo Bellomo che si era presentato sull’argine di Boscobasso con la piega del cuscino ancora sulla faccia. Orario…
Che poi lo lasci sempre lì. Ti dici: prendilo e portalo alla Marghe. Ti dici che lo prendi e lo porti alla Marghe, che oggi è pure nella sua camera.…