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FOGLIAZZA
  29.12.2006 | 13:50
BUONE FESTE
 
 

Da ragazzino, se nel portafogli avevo un biglietto da diecimilalire non era come averne dieci da mille.
Più carta sembrava equivalere a più soldi.
L'opposto di quello che accadde con le monete in euro. Monete che ancora sembravano somigliare alle monetine in lire, spicciole e ingombranti.
Non so perchè la tredicsemia venga consegnata ai lavoratori dipendenti proprio nel mese di dicembre, ma se la dessero in marzo? Perchè proprio nel mese numero 12? Se così non fosse addio cenoni, addio regali, addio telegiornali idioti che descrivono nel dettaglio le tavole italiane, sempre più in crisi ma sempre e comunque piene, come i ristoranti e le autostrade, nei giorni di festa.
Considerando che ieri i dati di un sondaggio ISTAT (per quel che valgono i sondaggi in generale) stabiliscono che sempre più famiglie non arrivano a fine mese. Però lo cominciano tutte e senza dubbio con un cellulare.
Sarà, ma sarebbe bello un dicembre in cui girino meno soldi, per non farci credere un po' più ricchi, per un istante, ma in tempo per spendere tutto e il primo dell'anno... fare finta di niente.

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  23.12.2006 | 19:24
PAROLA DI DOLCE E GABBANA
 
 

Non potevo fare una battuta meno prevedibile. Dovevo farne una alla portata di Dolce e Gabbana. O più che alla portata... della portata... trattandosi di cazzi. E a dire che non capiscono un cazzo gli si fa torto. Non perchè lo debbano comprendere. Mica ci riflettono, lo prendono e basta. E via così, con umorismo camionale, da camionista, da bassa osteria. Che ne dici di una pacca sulla spalla e dargli del cazzone? Meglio una botta nel culo e dargli del cazzone comunque, ma a bocca chiusa e tutto il resto spalancato. Dipende poi dal periodo, attivo o passivo. Il conto è in attivo, il culo in passivo, ma lo prende comunque. Che culo. Anche col culo in passivo è sempre attivo. E quando il culo si fa passivo per via che c'è chi lo dà e chi lo prende allora porgi l'altra chiappa. Due coglioni, mettigli un cazzo in mezzo e sembrano il presepe vivente dei finocchi.
Questa non è una serie di cazzate. E' il massimo che possano comprendere. Dichiaravano pacifici che è una fortuna che non sia passato il decreto sull'anoressia (ieri sera, Invasioni Barbariche), che la moda non c'entra nulla con l'anoressia, che le modelle in quanto modelle sono così e buonanotte. 
Quanta superficialità in mezzo a tanto talento stilistico. Quanta moda e stile nell'esibire l'indifferenza per chi ci muore, rincorrendo sogni pelle e ossa. Magari sognando di sfilare per due coglioni tali, che fanno affari anche sulla pelle degli altri e quando non basta sulla pelle e sulle ossa.

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  21.12.2006 | 10:09
ONDE ANOMALE
 
 

Sono giorni in cui fatico a tenere aggiornato il blog. Vorrei chiedere scusa, ma, sòccia, la corrente che mi investe è di natura incontrollabile, eppure naturale, come l'orda barbarica che flussa nelle vie del centro, come le promesse di ogni anno di non ricascarci mica.
Figlio che arriva, e quello sì sarà da mantenere, la mia famiglia che si allarga, un po' come faccio io a tavola, e le stesse cose di sempre, che stavolta osservo dalla mia finestra.
Ricordo Alberto Sordi, raccontare della sua flemma tra una ripresa e l'altra, della pennica fatta dopo pranzo, del suo osservare fuori dalla finestra, appunto... muto, per poi sussurrare "còrono còrono..."
Appoggiava la testa sul cuscino e un istante prima di addormentarsi "... ma 'ndò còrono".

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  11.12.2006 | 08:00
CHI PIANGE "TATO AUGUSTO"?
 
 

Pinochet è morto con una naturalezza seconda solo alla sua impunità.
Mi chiedo se ad Augusto e Salvador Allende sia dato incontrarsi ancora da qualche parte, guardarsi ancora negli occhi, una volta sola, ora poi che Augusto non porta più gli occhiali scuri.
Mi chiedo se a questo incontro parteciperanno anche i morti ammazzati e guarderanno in faccia Pinochet, mettendolo così a disagio da fargli preferire un più confortevole inferno.
Ma Pinochet non abbassa lo sguardo e tutti gli altri, Allende in testa, sapranno che l'inferno ha fatto loro visita un' altra volta. Un inferno fatto di legale ingiustizia, di colpe onorate come mostrine appese al petto, un inferno ignifugo.
Per lui niente funerali di stato, solo l'onore dei militari, è morto generale, quando ormai le armi erano a salve.
Resta il "lutto nazionale", nulla di ufficiale,  il sangue rappreso nell'anima di un altro Cile.

ps. Una canzone infinita
       Joan Jara
       Sperling & K
.... per sapere cos'era il sangue quando faceva battere il cuore del Cile di Allende.

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  09.12.2006 | 09:30
LIBERTA'
 
 

... e se un'idea non dipendesse altro che dall'accidente di averla avuta? E se fosse che pensi indipendentemente dal codice a (s)barre che sta sulle etichette? E se fosse che invece di una bandiera sventolassi un fazzoletto colorato, quello che avevi in tasca, mica quello che ti han messo in mano? E se fosse che le idee esistono e basta?
Idee e concetti sembrano esistere perchè appartenenti non a una testa che pensa, ma a un gruppo che le rivendica, che le fa sue, come se la libertà o la giustizia o la pace potessero avere i diritti d'autore.
La politica era un'arte. Oggi va forte l'alchimia e sono tutti stregoni: il trucco c'è e ci sta pure l'inganno.

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  01.12.2006 | 11:28
A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE
 
 

Povero Cesare, perseguitato da Bruti in toga che in primo e secondo grado sono quasi arrivati a spaventarlo. Ormai è natale e sotto l'albero (perchè nella mangiatoia del presepe ormai non resta più nulla da mangiare) Cesare troverà l'annullamento del processo a suo carico.

Ci sono cose prescritte molto più delle condanne. E' prescritta la memoria, la dignità, la democrazia, la legge, la giustizia, l'arroganza, il senso di colpa.

Dio è obsoleto. Perdonare non serve più. C'è la prescrizione.

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