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FOGLIAZZA
  27.02.2009 | 16:04
".....ENTI" INUTILI
 
 

"Garlasco, Perugia, Udine, Erba. E' la tv che amplifica i delitti e quindi la cronaca nera? Ne parleremo questa sera a Tv7, nello speciale del Tg1" lo dice Digiannantoniopaolo al TG1. 'sticazzi. E poi se non ne parliamo, poichè siamo anche un popolo di guardoni, facciamo come Mentana, che quando gli hanno impedito di guardare Eluana dal buco della serratura come facevano tutti... s'è offeso "perchè Mediaset non fa informazione".
Parliamo di terrorismo islamico? Ma sì, che sennò ci scordiamo che anche i petardi son causa di quello là. Che altro? Mi viene in mente quando Prodi e Montezemolo sollecitavano competitività e investimenti in Cina. Come altri prima e altri ancora dopo. Sollecitare la competitività in Cina, togliendo lavoro nelle imprese italiane, esportando in Cina dove tutto costa meno... perchè mancano i diritti umani!!! In un colpo solo si sottrae lavoro in casa e si alimenta lo sfruttamento (e prima ancora nell'est Europa).
E' questa la competitività? A chi è più stronzo? Che altro.... ah! La crisi e gli aiuti alle banche... perchè? Non basterebbe licenziare gli incompetenti, rimuovere gli indagati, eliminare i fraudolenti, impedire i delinquenti? Perchè buttare soldi quando basterebbe fare a meno dei (DEFICI)ENTI INUTILI?
La crisi... la recessione... Quando c'era una mela marcia bastava toglierla dal cesto. Ora si prende un cesto più largo perchè ci sia spazio per tutti, meglio se (DEFICI)ENTI INUTILI.

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  24.02.2009 | 16:49
CALCI SOLIDALI
 
 

Il 14 marzo grande partitella di calcetto in solidarietà alle vittime del vittimismo di Emmanuel Bonsu. E' giusto. E già che ci siamo si raccolgono fondi destinati ai martiri della divisa. Già, perchè i fondi non basta averli toccati tutti. Ne servono altri. Però...scavano 'sti vigili!
La solidarietà prima di tutto: succede quando si arriva col culo per terra e finalmente ci si scopre tutti uguali. E non c'è razzismo in tutto questo: infatti Emmanuel è invitato all'evento sportivo e qualora mostrasse intolleranza nei confronti della razza bianca... sarà sufficiente sostituirlo con un "negro" qualunque, purchè non sia sgonfio che altrimenti non rimbalza.
Da sciogliere gli ultimi dubbi sull'allenatore della squadra dei vigili: Monteverdi pare che rifiuta perchè ha già dato, come lo stesso Emmanuel perchè le ha già prese.
La partita di calcetto ha un elevato valore simbolico: continuare fare le cose con i piedi. Se a calcio come a calcetto si potesse toccare la palla con le mani la si ridurrebbe come un ghanese. Ecco perchè il senso metaforico della pedata come esorcismo tribale alla discriminazione razziale nei confronti dell'etnia "vigile".
Il calcio d'inizio è previsto per le 14,00. La fine del primo tempo appena sanguina il naso alla palla.

http://parma.repubblica.it/dettaglio/bonsu-una-partita-di-calcetto-per-solidarieta-ai-vigili/1595049?edizione=EdRegionale

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  18.02.2009 | 21:47
INCHIOSTRO SIMPATICO
 
 

Eppure ci dev'essere un modo diverso per raccontare questa città, un modo che sia accessibile a tutti e che a tutti dia modo di ribattere senza chiedere il permesso o il consenso a un editore o direttore o unione di qualcosa... Un modo in cui chi è bravo giornalista, ma coatto per capestro di stipendio, possa sfogare il suo bisogno di fare storia in diretta e il nostro bisogno di sapere. Un modo ci dev'essere per non ribellarsi con un "vorrei ma non posso", qualcosa che dia un senso all'inchiostro che si versa inutilmente per fomentare un "tutto bene nonostante tutto". Ci dev'essere un corridoio oltre il quale le punte tornano affilate e la verità, non detta altrove, da qualche parte finalmente letta. Che cosa prova un giornalista nel fare un servizio sulle previsioni del tempo o nel registrare l'opinione del pochetto di turno o nel chiedere la mancia per una cortesia ben scritta o nell'esaudire le volontà del padrone industriale o nel domandar per strada le cazzate di costume? Che cosa prova un giornalista quando parla come il verbale di un carabiniere o quando scrive una pagina di "virgolette" o sbatte a tutta pagina i programmi della sera o fa i tolksciò di calcio come fosse catechismo? 
Eppure ci dev'essere un altro modo.

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  13.02.2009 | 13:55
L' ACCENTO
 
 

Da un po' di tempo a questa parte, ai miei figli racconto questa storia.

Una notte una strega arriva alle porte del paese. Non un passo di più. Niente di niente. Solo qualche parola sconnessa, qualche gesto strano, scambiato dai giovani per follia di vecchia.
Il giorno dopo nessuno, nel paese, ricorda più nulla. I ricordi non esistono più. Il presente, appena vissuto, scompare come non fosse mai esistito. E quelli che vanno a vivere in quel paese... vanno per dimenticare. E così accade: varcata la porta del paese, la storia si dissolve e il passato muore.
Questa strana malattia colpisce tutti e nessuno si accorge che il danno è grande, perchè non ci sono segni sulla pelle o sui muri delle case. Nessuno. Tranne un vecchio, quello che nessuno ascolta più, perchè non faceva che parlare della guerra, che nessuno gli credeva più che potesse accadere ancora quella brutta cosa.
Così il vecchio si incammina, borbottando parole confuse, gesti strani che i giovani scambiano per manie da vecchio. Cammina e arriva alla porta del paese, là dove la strega s'era fermta pure lei. Il vecchio alza gli occhi al cartello con su scritto il nome del paese e subito non ci fa caso, ma è solo un attimo. Poi capisce: la strega aveva spostato l'accento dalla "O" alla "I" e quello non era più il paese di "Memòria". Era diventato il paese di "Memorìa", il paese dove la memoria muore.

Quando i mi miei figli saranno grandi, spero di racontargli che è arrivato un principe o un contadino, ma capace di riportare l'accento al posto giusto e la memoria... ritrovata.

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  09.02.2009 | 23:36
E' FINITA LA MORTE
 
 

Sono rimasto lontano dalle notizie per quattro giorni. Riaccendo pc e tv e mi accorgo che lo Stivale ha frettolosamente accelerato il suo processo di democratizzazione del regime... pardòn: il contrario.
Meno male che incombe il festival della canzonetta.
In questo paese non fa in tempo a durare un dramma capace di smuovere la coscienza (di chi ce là) che subito si presenta uno stimolatore di deficienza.
Fine della "sana e robusta Costituzione".

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  08.02.2009 | 23:39
SILENZIO
 
 



    Dedicato a tutti quelli che fanno i moralisti a casa degli altri.

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  04.02.2009 | 13:27
sPARMAtozoo
 
 




                             http://sparmatozoo.blogspot.com/

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  03.02.2009 | 14:05
VATICANDO
 
 

Periodaccio per il Vaticano. L'accanimento terapeutico per il vecchio Karol (uomo che da un lato ha rappresentato il miglior brand degli ultimi secoli vaticani e dall'altro non rinunciò ad affacciarsi al balcone della Moneda con Augusto Pinochet...) costringe la Santa Chiesa alla coerenza oltranzista anche verso Eluana: la chiesa alza la voce proprio mentre la ragazza prende sonno. Che incivili. Poi il Pastore Tedesco che riabilita (manco fosse Matteo Cambi che tornerebbe a fare magliette dopo la comunità) i lefebvriani negazionisti igienisti dell'olocausto. In "Così fan tutte" Claudia Koll debuttava di dietro: oggi è biblista riverginificata e aiuta l'Africa. Che culo. E siccome che Parma è (come replica all'infinito l'Assessorissimo Lalagna) città cosmopolita per vocazione (ci faccio un post) ecco che il Vaticano passa di qui: qualche giorno fa inaugura la mostra di Sergio Sergi sui primati. Titolo ambiguo di suo, straripa di ambiguità con le presenze inaugurali: inVignoVeritas, l'Assessorissimo Lalagna e la madrina (o madrona) Valeriona Marini. Precisazione: non è un gioco a premi per capire chi dei tre rappresenterebbe l'anello più evoluto. Non ci provate perchè non lo sa nemmeno Piero Angela. Forse, e qui siamo all'inizio dell'ambiguità, "primati" sta per cose da guinness: esserci sempre e dappertutto? far cultura finchè dura? far sistema o Parma trema? Non bastava lo Sgarbi volgare e amicone che deve pagare i debiti delle querele... no: ancora la Valeriona amica del sindaco (sapete che si dice... se una te la fai amica non te la fai più... mannaggia al sindaco se ci pensava prima!). Pazienza... ma che la Valeriona dichiari, tornata a casa, "aspiro ad essere come Madre Teresa..." non so voi o il Vaticano... io nel dubbio gioco d'anticipo: mi faccio il bidet.

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